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martedì 3 settembre 2019

UNA RIFLESSIONE A 360° SULLA SCUOLA ITALIANA di Lucio Garofalo





UNA RIFLESSIONE A 360° SULLA SCUOLA ITALIANA
di Lucio Garofalo 



Sta per avviarsi il nuovo anno scolastico e vorrei riassumere, in una sorta di "saggio manualistico" più o meno schematico, quelli che, dal punto di vista di un insegnante che vive il mondo della scuola, costituiscono i problemi più seri che assillano ed inficiano pesantemente la vita e il funzionamento della scuola italiana. Molto probabilmente, nel più distorto e contorto immaginario collettivo, la scuola è percepita e giudicata tramite una serie di banali e diffusi clichè, ossia in base a facili e comodi luoghi comuni, per cui urge provare a confutarli con argomentazioni il più possibile valide, razionali e persuasive. 

Riforme e controriforme 

Sui media si vocifera e si ciancia spesso degli "annosi problemi" che opprimono la scuola italiana, ma le autorità politico-istituzionali deputate a risolverli non mi pare che si prodighino in alcun modo a rispondere in modo incisivo, corretto e tempestivo. A livello politico, ogni tentativo di soluzione non può essere efficace se non è giusto e tempestivo: le ingiustizie finiscono per sortire effetti assai peggiori delle cause. Per la serie "quando il rimedio è più nocivo del male". In politica il presunto decisionismo ed efficientismo hanno bisogno di essere ben calibrati grazie a criteri di effettiva equità di tipo sociale, altrimenti rischiano di provocare conseguenze deleterie ed arrecare danni difficilmente riparabili, che inevitabilmente si sommano ai guai e ai problemi preesistenti.
Negli ultimi 20/25 anni i numerosi ministri che si sono avvicendati a capo del dicastero della Pubblica Istruzione (poi si è deciso di derubricare l'aggettivo Pubblica), hanno provveduto solo a varare altrettante "riforme" per apporvi il proprio "sigillo" e lasciare un segno (infausto) nella storia. Insomma, la scuola è diventata una cavia istituzionale esposta ai continui e reiterati esperimenti di riforme, anzi di controriforme e "schiforme", applicate oltretutto male, se non addirittura peggio.