LA PARCELLIZAZIONE DELLE IDEE E LA COLONIZZAZIONE CULTURALE DELLO STARS SYSTEM
di Giandiego Marigo
Sono, lo premetto, un intellettuale di strada, un poeta straccione, uno scrittore inedito ... va detto, prima di affrontare l’argomento di cui voglio parlare.
E’ palese, palpabile, evidente e gravosa la necessità d’una visione culturale altra da quella sistemica. Questa incontenibile esigenza si può individuare con facilità ed è anche, volendo, costantemente ripetuta, rimarcata nella litania della necessità d’un soggetto altro e innovativo in quell’AreA che chiamammo sinistra.
Di cosa si nutre però questo soggetto? Cosa costituisce il suo humus in questi anni in cui il movimento operaio tende a scomparire con la medesima velocità con cui il concetto di lavoro si modifica. Non intratteniamoci , per il momento, su questa modificazione solo formale, ma badiamo alla sostanza. Pur permanendo l’analisi classista della società essa si modifica e cambia, aggiornandosi, con il modificarsi dei rapporti di potere.
Se non di comportamenti, visioni, mode e modi, ma soprattutto d’un punto di vista che derivi da una descrizione del mondo altra rispetto a quella che ci fornisce la cultura corrente (o la Non Cultura corrente se preferite).
Questo punto di vista dovrebbe derivare anche, così come è sempre stato dalla presenza di un movimento culturale che lo sappia rappresentare e diffondere, trasformandolo in “comportamenti originali” ed in manifestazioni visuali , scritte e/o cantante, dipinte disegnate o scolpite … comunque si voglia manifestate in modo sintetico e visuale … artistico e creativo. Una manifestazione non necessariamente materiale che nutra i motivi, il senso, le ragioni e le filosofie nonche lo spirito che sottendono ad una scelta di vita.
Ma attenzione, come può avvenire tutto questo se la “confusione” si realizza innanzi tutto nel come l’intellettuale vede sé stesso?
Sono moltissimi per esempio i gruppi musicali che potrebbero, in qualche modo, incarnare l’embrione di questa scelta, ma essi vedono sé stessi all’interno dello Stars System, e riproducono modalità e percorsi del tutto funzionali al sistema, annullandosi al suo interno e perdendo ogni deterrenza o pericolosità.
Stesso discorso vale, per esempio per i “comportamenti” dell’area M5S che nascendo da una premessa solo “formale e mai sostanziale” di discussione del sistema non incidono e non modificano, ma “emendano in senso vuotamente moralistico” la realtà delle cose.
Conservando al proprio interno le modalità d’un rapporto culturale identico a quello presente nella società e riproducendo (si prendano ad esempio alcune manifestazioni esteriorizzate di tale assenza di discussione sostanziale … come la mosca Tze-Tze, piuttosto che non lo stessoBlog di Beppe, ma comunque l’assenza, se non per scelta personale, d’una analisi comportamentale che produca il vero cambiamento).
Fatto sta che concentrando la discussione sulla correttezza formale e su un’etica interclassista, pragmatica e praticabile senza discussione dei reali rapporti di potere esistenti nella società essi ne “banalizzano” la portata limitandosi ad una moralizzazione di superficie che cambia tutto per non cambiare nulla.
Ma torniamo al discorso da cui siamo partiti. Come possono queste analisi, questi “comportamenti”, queste “filosofie” insidiarsi ed infettare beneficamente la società se coloro che le portano sono, in prima persona, portatori d’un modello negativo?
Fare una conferenza “di livello”, un concerto “partecipato”, proporre una qualsiasi opera d’intelletto oggi costa moltissimo e questo è, di fatto, il principale ostacolo alla loro diffusione. Questo, purtroppo non vale solo per le tematiche “normalizzate” ma anche tristemente per quelle teoricamente“altre”.
Questa è discussione annosa, nessuno qui sta proponendo la gratuità della cultura (vecchio slogan fallimentare) o il fatto che l’operatore culturale debba essere men che un professionista, ma altro è che debba guadagnare moltissimo ed essere qualche cosa di più che non un artigiano del pensiero ed un interprete professionale della creatività, un mediatore ed un diffusore … un operatore alla fine, pur nobile, di qualche cosa che è … a prescindere dalla sua tecnica e quindi non la divinizzazione di una interpretazione ma l’utilità sociale e la fruibilità della stessa.
Lo Stars System è poi lo stesso che penalizza i molti per esaltare a dismisura alcuni, molto al di là e decisamente al di fuori di ogni loro reale merito, pur presente e riconosciuto. Se la logica è la medesima che sottende l’esaltazione iconica dei calciatori o la “venalità professionale” dei politici come possono trasportare un messaggio diverso da quello d’un sistema che monetizza l’anima se premettono il danaro come “centro di gravità” della loro azione? Se essi si asservono alla divinità inventata da questo sistema come possono essere contemporaneamente “asisistemici”? E’ per questo che, a mio umilissimo parere qualsiasi discussione su “circuiti alternativi” o soggetti che vogliano altro che non la mera superficie dello stagno, su Aree che rappresentino non solo il disagio materiale ma anche quello spirituale e filosofico, che vogliano quindi premettere “un cambiamento reale” e non soltanto delle chiacchiere più o meno urlate deve iniziare dalla discussione dei ruoli e delle “funzionalità” degli “intellettuali” che li veicolano. Una discussione sull’avanguardia non nel suo ruolo , ma nella sua essenza, nei suoi doveri verso se stessa e la immagine che rimanda prima che nei suoi compiti o del suo ruolo di guida. Questo vale per tutti leader, organizzatori politici e pensatori autorizzati .
Filosofi più o meno indipendenti, Artisti conseguenti, Intellettuali appartenenti e liberi, Critici d’arte altri ed interpreti dell’avanguardia e dell’alternativa, comici ed attori più o meno satirici e asistemici.
Perchè mai , per esempio un docente universitario dovrebbe pretendere 2500-3000 euro per una conferenza che riguarda la necessità di ribellarsi al giogo dell’elite europeista o l’umanizzazione del marxismo? ed ancora perchè ed a che titolo dovrebbe ritenersi portatore sano di buone ragioni. qualìè la misura della non sistematicità e chi ne ha i valori, come sono stabiliti se i riferimenti sono i medesimi sia per i vessilisiferi del potere che per coloro che vanno cantandosi alternativi
Ed ancora perchè un cantante dovrebbe essere pagato migliaia di Euro per riprodurre un lavoro d’alternativa. Qual’è il valore trasportato il contenuto di quel che dicono, la necessità di cui parlano oppure il numero di appartamenti che il loro lavoro produce?
E se questo è il valore in cosa è alternativo da quelli che il sistema ci impone?
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