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venerdì 18 luglio 2014

FERMARE I VENTI DI GUERRA di Franco Bartolomei




FERMARE I VENTI DI GUERRA
di Franco Bartolomei


CARI COMPAGNI ,DOBBIAMO FERMARE I VENTI DI GUERRA !
E' INAUDITO QUELLO CHE STA PER ACCADERE A GAZA .
UNA CITTA' - NAZIONE DI DUE MILIONI DI ABITANTI , STA PER ESSERE INVASA DALLO STATO DI ISRAELE , CON LA SCUSA DI UN ATTO CRIMINOSO COMMESSO DA SINGOLE PERSONE ,PER FERMARE UN PROCESSO DI PACE CHE STAVA PER CONCLUDERSI .
E L'EUROPA NON DICE NULLA .
Adesso si comprende perche' la colpa dei tre israeliani uccisi è stata data subito ad Hamas senza alcuna verifica .
Sarebbe divenuto molto semplice , cosi' facendo , poter attaccare frontalmente Gaza e far saltare l'accordo possibile tra Hamas e Fatah , per bloccare irrimediabilmente , senza particolari remore o fastidi , eccetto qualche centinaio di morti palestinesi , e forse qualche perdita nell'esercito israeliano, un processo di pace che addirittura gli Americani, questa volta, stavano imponendo ad Israele, anche sull'onda della spinta emotiva del nuovo papato di Francesco .
La verità e che ormai Obama , che al di là dei suoi limiti ha comunque fatto capire con chiarezza che la sua presidenza non impegnerà mai gli USA sul piano militare in nessuno degli scacchieri aperti nel mondo, lo fanno becco ad ogni occasione, mentre quello sciocco di Segretario di Stato, Kerry , gira il mondo come uno scemo per spiegare a tutti che il "Povero Negro" e' solo un incidente momentaneo , che presto verrà corretto dalla signora Clinton , la quale provvedera' a restituire agli USA il suo ruolo di guida sicura dell'occidente (sic!)  a tutela degli alleati tradizionali , primi tra tutti : Israele , Pakistan , Monarchie del Golfo, e Stati Europei di confine con la Federazione Russa-Bielorussa .
Eppure il nuovo asse Russia -India -Cina continua a non insegnare niente ai nostalgici dell'unipolarismo americano , e la storiella dell'espulsione dell'agente della Cia dalla Germania, così come la vittoria della Le Pen in Francia ,come le avventure di Assange , o i tradimenti di Snowden, o le coperture commerciali che la Cina garantisce alla Russia, e tanti altri fatti , anche molto diversi tra loro , che avvengono in giro per il mondo , sono tutti segnali chiari di una insofferenza crescente verso un ruolo guida mondiale degli USA non più suffragato da una corrispondente potenza economica e da una adeguata capacita' attrattiva del suo modello sociale .
E' evidente che in Occidente, sopratutto in ambienti Nato e CIA , c'è chi spinge, di fronte a questo scricchiolio pesante della vecchia egemonia , per un conflitto globale contro il nuovo asse che si va' formando in Oriente , sopratutto , come la storia ha già insegnato, per risolvere le contraddizioni insolubili di una crisi finanziaria ed economica di sistema dell'Occidente, ex sviluppato , da cui non si riesce ad uscire .
Ci hanno gia' provato con la Siria, e lì ci ha salvato Papa Francesco, ci stanno riprovando con L'Ucraina, e lì è bravo Putin a tenere i nervi saldi, ed ora riecco il medio Oriente con il blocco del processo di Pace per via di un crimine di un singolo gruppetto che fà comodo a parecchi, e che consente al governo Israeliano di far saltare una nuova concreta prospettiva di accordo generale .
In ogni caso l'alleato migliore in questo gioco pericoloso, è il fondamentalismo sunnita e post quedista , fomentato dalle monarchie del Golfo, da una parte della Cia, e, probabilmente, anche dai Servizi Pakistani, e tollerato da Israele, finchè alberga solo in parte dei palestinesi, per evidenti motivi di convenienza .
Quello che sta accadendo in Iraq, infatti, implicherà, in una fase prossima, un nuovo tentativo di innescare un conflitto globale , sopratutto se Assad reggerà all'attacco dei fondamentalisti di casa sua .
Viene spontaneo chiedere:
Ma l'Europa con la sua prosopopea sui valori democratici ed i diritti umani che farà di fronte a questi pericoli incombenti?
Continuerà ad assistere passivamente allo sviluppo di un piano inclinato che porta ad un nuovo conflitto globale, magari pensando di cavarne una utilità economica, o addirittura sperando di recuperare la sua antica centralità geopolitica, e dimostrando, in tal modo, di essere una entità politica ormai in mano ai poteri finanziari sovranazionali , assolutamente subalterna ai loro interessi strategici?
Oppure sceglierà di far di tutto per evitare il precipizio in nome delle sue ragioni costitutive e del ruolo di equilibrio mondiale che dice di voler assolvere?
Probabilmente la risposta a questio interrogativo infernale è nelle mani di tutta la Sinistra d'Europa .
Già altre volte nel secolo scorso, chiamata a questo compito supremo, ha fallito, lavoriamo duro perché stavolta non accada più!



13 luglio 2014





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