COMMENTO DI ALFREDO MAZZUCHELLI A
(...) "Nell’età del dominato e nei successivi secoli bui, la società (o quel che ne resta) diventa ancor più violenta, l’esistenza precaria (...)"
Amare riflessioni compagno Norberto che significano una cosa sola: non abbiamo ancora imparato ad individuare le vere cause del perdurare e riproporsi dello stato di sudditanza nel quale da secoli vive l'umanità che, nonostante i "buoni pastori" non riesce a sollevarsi dalle sue miserie e non solo economiche.
Forse i "buoni pastori" non hanno capito che la liberazione non passa attraverso la loro guida, sia pure apparentemente illuminata e solo strumentalmente rivestita di autorevolezza, bensì passa attraverso la gestione diretta da parte del "suddito" della propria esistenza.
Le masse sono troppo prevedibili: non lasciano mai il certo per l'incerto e quindi sono terra di pascolo dei peggiori imbonitori, populisti e rizzabischeri. Le civiltà del "benessere", si portano dietro una "trattenuta" del 15% di esseri al soglio della povertà, tuttavia il Sistema basato sul dominio non da segni di frantumazione.
C'è sempre stato e chissà per quanto ancora ci sarà, una decisiva differenza tra uno Stato sociale, una rivoluzione e chi li vorrebbe ingabbiare nelle secche di un autoritarismo delegato o imposto, da sempre contrario ad una democrazia diretta, ad una cosciente partecipazione e ad una libera sperimentazione autogestionaria. Tutto sarebbe molto più facile se esistesse un identico psichismo per una intera classe, ma la Storia questa opinione non l'ha confermata.
Grazie comunque per le tue stimolanti riflessioni
Alfredo Mazzuchelli
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