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mercoledì 5 luglio 2017

L'ARTICOLO 3 DI MAASTRICHT: UNA DEFINIZIONE LIBERISTA di Franco Bartolomei




E’ leggendo con attenzione il testo del Trattato di Maastricht, e in particolare del suo Articolo 3, che si capisce l’importanza politica della lotta contro i Trattati istitutivi di questa Unione Europea.
Si tratta di un articolo “riassuntivo“, una definizione degli scopi e degli obiettivi della nascitura Unione Europea, che presenta una vera e propria definizione da “manuale” dell’ispirazione liberista alla base della nuova costruzione comunitaria.

Questo e’ il testo integrale dell’art 3 del trattato di Maastricht, che delinea il modello socio economico di riferimento della nuova Unione Europea da esso costituita e regolata, e definisce i lineamenti oganizzativi del nuovo sistema monetario-euro e della nuova BCE, gli assi strutturali portanti di tutto il suo sistema di relazioni finanziarie:

L’Unione instaura un mercato interno. Si adopera per lo sviluppo sostenibile dell’Europa, basato su una crescita economica equilibrata e sulla stabilità dei prezzi, su un’economia sociale di mercato fortemente competitiva, che mira alla piena occupazione e al progresso sociale, e su un elevato livello di tutela e di miglioramento della qualità dell’ambiente. Essa promuove il progresso scientifico e tecnologico”.


Questo articolo descrive, per la verità senza particolari infingimenti, in modo molto chiaro e leggibile, la natura assolutamente liberista della nuova UE ed il suo essere un involucro istituzionale di un sistema economico totalmente governato dalla logica di mercato.
L’Unione nasce per costruire un mercato assolutamente competitivo rispetto alle pressioni concorrenziali generate dalla competitività della nuova spinta produttiva mondiale, prodotta dai processi di globalizzazione finanziaria e commerciale, e contemporaneamente fondato sulla stabilità dei prezzi, considerata come obiettivo strutturale del sistema.

All’Interno di questo quadro viene posto lobiettivo della piena occupazione, recentemente evocato da Tomaso Montanari come “inattuato“, è solo un possibile e auspicato prodotto attuativo del funzionamento ottimale delle tre premesse strutturali del sistema, che ne rappresentano in modo assolutamente esplicito le uniche tre variabili indipendenti, alla cui garanzia è preposta la BCE ed al cui servizio è instaurato il sistema monetario euro :
  1. Logica di mercato e centralita’ assoluta dell’Impresa nelle relazioni sociali e nei rapporti economici
  2. Competitivita’ complessiva del Sistema a un livello pienamente adeguato al ritmo dei processi globali
  3. Stabilita’ dei Prezzi e conseguente tendenziale tenuta del valore assoluto della moneta di sistema
Da questa breve disamina tutti possono comprendere perche’ il trattato di Maastricht è il nostro  vero nemico, in quanto assolutamente incompatibile con la nostra Costituzione e con qualsiasi politica che metta il lavoro al centro dei processi decisionali e dei rapporti sociali, e perche’ il nostro programma (di Risorgimento Socialista) parta dalla sua denuncia e  dalla fuoriuscita dalle sue regole, qualora non venga smantellato, tornando al precedente sistema di relazioni europee, fondato su diversi presupposti macroeconomici e su monete sovrane legate da bande di oscillazione concordate, come garanzia dell’autonomia di modello degli stati e delle loro politiche fiscali , monetarie e industriali.

Franco Bartolomei, coordinatore nazionale Movimento Risorgimento Socialista.


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