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venerdì 7 febbraio 2014

NELLE ELEZIONI EUROPEE PER UNA LISTA DI SINISTRA ALTERNATIVA PER UNA CAMPAGNA DI MASSA CONTRO LE POLITICHE DELL’AUSTERITÀ







NELLE ELEZIONI EUROPEE PER UNA LISTA DI SINISTRA ALTERNATIVA PER UNA CAMPAGNA DI MASSA CONTRO LE POLITICHE DELL’AUSTERITÀ


ESECUTIVO NAZIONALE - SINISTRA ANTICAPITALISTA

La scadenza delle elezioni europee costituisce una verifica cruciale di quanto sta avvenendo nel continente europeo dopo anni di crisi e di violente politiche austerità, degli effetti politici prodotti dalla crisi sociale e delle sue ripercussioni sui livelli di coscienza sulle classi lavoratrici e popolari.
Sarebbe negativo che in questo appuntamento elettorale si confrontassero solo, da una parte, le opzioni delle classi dominanti che vogliono consolidare i contenuti economici e politici neoliberisti e antipopolari espressi nei trattati europei e che hanno il sostegno della forze della “sinistra moderata” che si limitano a modeste richieste sociali da inserire in questo quadro capitalistico dato, e dall’altra le posizioni che, in diverse forme, ripropongono un ripiegamento sul vecchio modello nazionale, del tutto coerente con l’ispirazione reazionaria di alcune delle forze che sostengono questa opzione e su cui puntano a costruire la loro egemonia le organizzazioni fasciste e di estrema destra.
Esistono anche correnti di sinistra che propongono erroneamente una soluzione nel ripiegamento nazionale; si illudono sulla possibilità di riproporre politiche espansive e neokeynesiane in un quadro più ristretto e sulla possibilità di accordo con settori della borghesia “nazionale” per riconquistare le posizioni perdute. Questa opzione punta alla impossibile salvezza del proprio proletariato “nazionale” e impedisce obiettivamente ogni azione di unità e di convergenza tra le classi lavoratrici dei vari paesi del continente.

Una posizione di rigetto dell’austerità, dei vincoli e dei trattati, di denuncia dei disegni e degli obiettivi padronali, di rifiuto di alleanze con le forze social liberiste del PSE nella gestione della crisi, di indicazione della solidarietà e dell’unità delle classi lavoratrici contro il comune nemico, si misura in primo luogo sul terreno sociale, nel sostegno alle lotte, nel rapporto materiale tra le lavoratrici e i lavoratori al di là delle frontiere.
Può essere però assai utile anche la formazione di una lista di sinistra che difenda queste proposte, ed esprima la volontà di unità delle classi lavoratrici e popolari del continente per un progetto alternativo di classe.
In queste settimane molte forze e diversi gruppi sociali ed intellettuali si sono mossi per costruire, intorno alla figura di Tsipras e nel riferimento al ruolo di Syriza in Grecia, una lista alternativa pur all’interno di un percorso abbastanza accidentato in cui si sono manifestate anche forzature e tentativi di affermare primogeniture od esclusioni, ma in cui la discussione ha coinvolto a tutto campo migliaia di compagne e compagni. Noi consideriamo positivi tutti gli sforzi per la costruzione di una lista di sinistra chiaramente alternativa al PD e quindi al PSE.
Riteniamo che questo tentativo per andare in porto e raggiungere i migliori risultati politici, prima ancora di quelli, ovviamente auspicabili, elettorali, abbia bisogno di tre condizioni abbastanza semplici e comprensibili:
  1. un programma politico netto di rigetto delle politiche di austerità, di difesa delle classi lavoratrici, dei movimenti sociali per una proposta che respinga da una parte i progetti neoliberisti e antipopolari delle attuali istituzioni europee, dall’altra ogni idea obbiettivamente arretrata e egualmente pericolosa di ripiegamento nazionalista;
  2. un accordo convinto ed unitario di reciproco riconoscimento tra tutte le forze e gruppi che vogliono costruire questa lista;
  3. un percorso democratico dal basso che sappia coinvolgere vasti settori sociali e molti protagonisti dei movimenti, se pure parziali, oggi in corso, nella definizione del programma, nella costruzione delle candidature e nella individuazione delle modalità della campagna da condurre.
Se come auspichiamo queste condizioni si realizzeranno, la nostra organizzazione è pienamente disponibile a partecipare direttamente alla lista unitaria con candidati. La presenza in lista di nostre/i compagne/i non può che rafforzare la coalizione stessa e il nostro impegno collettivo nella campagna.
Verificheremo nei prossimi giorni nel concreto se tutto questo, come speriamo, troverà una soluzione positiva.
In questo quadro la nostra attività di agitazione e di propaganda sui contenuti della difesa dell’occupazione, dei salari e delle garanzie di reddito per tutti, per la difesa dei servizi pubblici è più che mai collegata strettamente alla battaglia contro le scelte neoliberiste dell’Europa capitalista.
Per questo daremo tutto il nostro apporto alla costruzione della manifestazione unitaria che si prospetta per aprile e realizzeremo una nostra assemblea pubblica nazionale con la partecipazione dei compagni francesi e greci valorizzando i nostri rapporti con le forze della sinistra anticapitalista in Europa e i comuni orientamenti politici strategici. 

6 febbraio 2014

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