ARCHIVIO TEMATICO (in allestimento. Pronto l'indice dei redattori)

venerdì 7 luglio 2017

MIGRANTI, CITTADINI DEL MONDO di Fausto Rinaldi




MIGRANTI, CITTADINI DEL MONDO
di Fausto Rinaldi




Dopo 500 anni di predazioni coloniali e neocoloniali, il problema dell'immigrazione non si risolve con qualche misura poliziesca (o con una di quelle tante, immonde proposte che si possono sentire in questi giorni...).
Intanto, bisognerebbe cominciare a rinunciare ai sontuosi interessi che l'Occidente riceve dal debito dei Paesi africani (inutile dirlo, "odioso") maturato grazie ai buoni uffici del Gatto (il Fondo Monetario Internazionale) e la Volpe (la Banca Mondiale).
Poi, bisognerebbe rinunciare al furto di materie prime che società multinazionali e transnazionali continuano bellamente a perpetrare (petrolio in Nigeria, Ghana e Liberia; oro in Ghana, Tanzania, Mali, Guinea e Burkina Fasu, Sudafrica; gas in Tanzania e Mozambico; cobalto e diamanti nel Congo e in Botswana; uranio in Namibia e Niger; bauxite in Guinea; etc. ), per presentare relazioni di bilancio trimestrali capaci di far esultare i CdA e ricoprire di gloria e denaro qualche sprezzante CEO. Poi, bisognerebbe continuare, spazzando via tutte quelle corrotte classi dirigenti locali, cresciute a prebende, privilegi e bustarelle, messe a gestire la sottrazione di ricchezze al popolo per conto di società o fondi speculativi; requisendo i loro conti miliardari, nascosti in qualche paradiso fiscale, e distribuendoli ai legittimi proprietari: alle popolazioni. E ancora, sarebbe il caso di finire di provocare guerre, guerre civili, conflitti etnici (hutu e tutsi, dicono qualcosa?), dispute di confine, etc. per ingrassare l'industria e i mercanti di armi. Bisognerebbe non bombardare le loro città, non uccidere i loro "leader", non stuprare la loro terra, non rovesciare i loro governi per insediare quelli "amici". Tutto questo, e molto altro ancora, bisognerebbe fare...
Ecco, solo dopo aver fatto tutto questo, tra qualche generazione, statene certi, questa gente non attraverserà deserti con donne e bambini; non salirà su imbarcazioni pericolose e fatiscenti; non vedrà morire affogati migliaia dei propri fratelli; e tutto questo per venire a chiedere l'elemosina o a essere sfruttata nella civile, ricca e ordinata Europa: resterà nella propria terra, nella propria cultura, a contatto con le proprie radici, lasciandoci soli con i nostri razzisti, con gli ignoranti o i senza memoria, con i fascisti e i leghisti. Ecco, probabilmente, allora saremo tutti più contenti.


Nessun commento:

Posta un commento