Potere
al Popolo (PaP) dice che il 4 Marzo è solo l’inizio e che
proseguirà in ogni caso perché il suo orizzonte non è meramente
elettorale. Bene, anzi ottimo, ma al di là dei dubbi più che
fondati che un apparato in cerca solo di poltrone come è quello di
Rifondazione possa proseguire in caso di sconfitta, il che tra
parentesi è l’ultimo dei problemi, anzi nel caso sarebbe proprio
una fortuna, cosa c'è dopo il 4 Marzo?
Sostanzialmente
l’appuntamento fondamentale dopo il 4 Marzo è il Congresso,
presumibilmente in autunno, della CGIL. Che posizione intende
prendere PaP al Congresso della Cgil? Perché nel programma si parla
giustamente dei trent’anni di politiche di centro-destra come di
centro-sinistra che hanno massacrato i lavoratori, ma non si accenna
manco di striscio al ruolo nefasto giocato in tutto questo tempo
dalla burocrazia della Cgil, che ha accompagnato questo processo
firmando pressoché tutti i contratti di restituzione (ultimo il
contratto ridicolo del pubblico) oltreché tutti i protocolli dei
vari governi, dallo smantellamento della scala mobile del 1993 al
pacchetto Treu del 1997 e così via. E quando non ha firmato, si è
opposta con 3 ore di sciopero finto come nel caso della Legge
Fornero, oppure con un’inutile raccolta firme come nel caso del
Jobs Act.
Nel
2014 la Cgil andò a Congresso sulla base di due documenti-programma:
quello di maggioranza firmato dalla Camusso con emendamenti finti di
Landini (perché tutti sapevano che non sarebbero mai passati), e
quello di minoranza di Cremaschi-Bellavita-Como che si presentò col
nome coraggioso di Il
Sindacato è un’altra cosa -Opposizione Cgil-.
I
candidati di PaP saranno scelti anche tra coloro che 4 anni fa al
Congresso Cgil si schierarono con Camusso-Landini oppure solo tra chi
oserà sfidarli con un programma alternativo? E che credibilità può
avere come antiliberista chi sostiene una Cgil del genere? Che
credibilità possono avere quegli eventuali delegati che ancora un
anno fa giravano per le fabbriche metalmeccaniche, a magnificare le
lodi del nuovo Contratto Nazionale firmato dall’incendiario
Landini: il primo nella storia che praticamente non prevede aumenti?
Perché
a me pare evidente che chi il 4 Marzo si batterà contro il
neoliberismo, non potrà stare a Settembre, al Congresso della Cgil,
dalla parte di chi capitola regolarmente alle sue politiche. O se ci
starà dovrà essere un’eccezione con più che fondate motivazioni,
perché il 90% dei seguaci di Landini e Camusso, sono seguaci a
oltranza e perciò stesso inaffidabili per una lista politica che si
vanta di essere nuova.
Qualora
l’eccezione diventi la regola, PaP a Settembre avrà già perso la
credibilità che le auguro di conquistare a Marzo. Perché non si
potrà mai dare il potere al popolo senza prima toglierlo alla
burocrazia della Cgil che l’ha spiumato vivo, contratto dopo
contratto, assieme a Governi e Confindustria, ottenendo in cambio,
per i suoi ex sempre fedeli al padronato, poltrone europee, poltrone
italiane ed enti bilaterali come se piovesse.
Ho
sollevato questa domanda giovedì sera, 4 Gennaio 2018, all’assemblea
di PaP, tenuta al Circolino dei Lavoratori di Vercelli. Ne è nato un
po' di trambusto perché manco a farlo apposta, tra tutti i pezzi di
apparato di Rifondazione o di gente in orbita Cgil, non ce n'era
manco uno, me a parte, che 4 anni fa si fosse schierato contro la
Camusso. Voglio sperare, ho concluso, che dopo tutti questi roboanti
proclami antiliberisti, a Settembre non mi troverò di nuovo da solo
a battermi contro la Cgil prona al neoliberismo, cioè al
capitalismo.
LORENZO
MORTARA
RSU
FIOM YKK VERCELLI
IL
SINDACATO È UN’ALTRA COSA -OPPOSIZIONE CGIL-
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