A
NOME MIO
di Teresio Spalla
Passato
e presente di una Sinistra da costruire da capo
L’attuale
situazione di stallo nella politica nazionale italiana non riesce a
coinvolgermi più di quanto sia accaduto alle precedenti elezioni
quando, com'è noto, non ho espresso il mio voto, in quanto non mi
riconoscevo in nessuna delle forze politiche presenti, per altro
alcune impossibilitate ad essere rappresentate dove sono residente.
°°°
A
nome mio, e soltanto mio (senza pretendere che nessun altro sia
d’accordo con me, pur sapendo che molti lo sono) ritengo che la
costruzione del governo che si sta profilando coinvolge due entità
per cui, che esse siano rappresentate dal prof.Savona o da questo
Cottarelli che m’era sconosciuto fino a pochi giorni fa, non mi
turba come non mi toccano le azioni del presidente della Repubblica
travalicanti impunemente il suo ruolo istituzionale.
°°°
Per
me, un governo spurgato dall’accordo di massima - tra un partito
neonazifasciorazzista diretto da un alimentatore di odio e una
formazione concepita da un imprenditore informatico nonché
rappresentato da un giovane opportunista - non merita alcuna
considerazione su alcun suo componente.
Semmai
a costoro va la mia ostilità intellettuale e il mio massimo
disprezzo di seguace inguaribile del Socialismo e della Democrazia
Costituzionale
°°°
So
bene che, scrivendo quanto sopra e quanto sotto, molte amiche e amici
che si sono sentite rappresentate "soltanto" nella Sinistra
(non sto ora a fare distinzione tra i diversi orientamenti, se non,
ovviamente, con quella governativa che tale non è ma anzi, come ho
affermo da tempo, si riconosce nel gabinetto più a destra della
storia Repubblicana) si sentiranno forse lontane da me.
Lo
stesso vale per le numerose amiche e i tanti amici che, da tempo, a
Roma, nel settore dello Spettacolo, hanno aderito al Movimento
5stelle.
°°°
Ma
io non mi sento di tradirli e non mi sento lontano da essi le quali e
i quali, non lo dubito, in buona fede, hanno votato secondo coscienza
e perseguendo le mie stesse prerogative ideali.
Il
mio rispetto e la mia amicizia, la mia solidarietà con loro e per
loro, rimane la stessa di sempre.
Se
così non fosse non li considererei mie amiche e amici, compagne e
compagni, chi da tanto tempo e chi da meno ma non per questo con
minore stima.
°°°
Però
io credo che, con le elezioni di marzo, la Sinistra italiana sia
giunta all’”anno zero” per cui sarà necessaria una costruzione
nuova, forte dei suoi principi ideali e pratici, per cui la
partecipazione di alcuni di questi partiti alle svariate elezioni
locali - che si sono già svolte o si svolgeranno nella disgraziata
Penisola e si terranno anche nella mia città natale il 10 giugno –
siano devianti il significato profondo di questa costruzione,
distraendosi sulla corsa a qualche inutile poltroncina di consigliere
comunale o al definitivo suicidio politico di alcuni personaggi e
sminuenti creazioni di recente e meno recente composizione.
°°°
Inoltre,
in questo momento, su scala nazionale, è in serio pericolo anche
quel poco di Democrazia e di rispetto della Costituzione che sono
rimasti in quarant’anni e più di disfacimento e revisionismo
giunto al suo apice di sconcezza.
Inoltre,
la questione, come ho già più volte espresso, non è solo economica
e sociale ma morale e culturale e quindi non si risolve solo
auspicando la risoluzione di qualche ingiustizia fiscale figuriamoci
occupandosi delle piste ciclabili e delle strade sconnesse.
Non
che ciò non sia importante – anzi – ma, c’è tempo, per i
bravi politici locali, per questo e per quello.
°°°
Per
costruire (si badi bene che non ho scritto “ri-costruire” ma
“costruire”) una nuova Sinistra è necessaria la coscienza, un
po’ più responsabile, che, per far questo, non si percorrerà un
cammino breve ma lungo, difficoltoso, irto di ostacoli, equivoci,
lotte durissime e vittorie infigarde.
°°°
Forse
molti di noi non la vedranno nemmeno.
Ma,
se saremo noi a cominciare, forse sarà costruita dalle generazioni
oggi giovanissime.
E
se non da loro, dai loro figli.
°°°
Per
costruire una nuova Sinistra sarà necessario gettarci alle spalle
non certo gli ideali di eguaglianza e lo spirito di lotta che ci
anima dalla Rivoluzione Francese in poi e successivamente dalla
nascita del Socialismo scientifico.
°°°
Ma
sarà necessario gettarci alle spalle, e per sempre, anche le
mitologie e i rancori derivati da momenti storici ormai superati, gli
opportunismi e l’onestà, i momenti miserabili e gli istanti
eroici, che hanno distinto e diviso, dopo il 1917, il Socialismo e il
Comunismo.
E
quei momenti, dal 1946, sulle macerie della guerra mondiale, con cui
si è contribuito alla nascita e alla crescita di un Paese
contradditorio e smarrito, segnato da equivoci malsani e oneste
intenzioni che hanno intriso partiti, governi, opposizioni; di
ulteriori contrasti e coerenze d’intenti, incongruenze e
compatibilità, velleitarismi e limpido senso della realtà.
°°°
E
comprendo, in essi, atteggiamenti ormai davvero parziali, ingenui ed
ingiusti, come ancora urlano certe tifoserie antisemite e quelli che
credono ancora quanto l’esistenza di un’ameba più a Sinistra
delle altre debba necessitare del loro interesse più che di
un’analisi storica sincera di se stessi e del nostro Novecento.
°°°
Il
primo percorso del Socialismo, pur cosparso tanto di martiri e di
bandiere insanguinate dal sangue dei deboli, è terminato.
Deve
cominciare il secondo che o sarà nettamente antiliberista e
anticapitalista o non sarà.
Questa
volta non ci potrà essere spazio per le compromissioni smerciate
come prezzo machiavellico da pagare per svolgere la politica.
La
politica della Sinistra, questa volta, non pagherà, e cari, che i
suoi errori.
°°°
A
questo punto se voi mi chiedeste se so come realizzare questa nuova
unità della Sinistra, questa forma di Socialismo che sento pure
fortissima in me, non potrei dirvi altro che non lo so.
Non
lo so perché siamo solo all' "anno zero" e non so nemmeno
cosa sarà della Sinistra italiana tra qualche mese.
Non
lo so perché io non sono un politicante che imbastisce una tattica
disinvolta senza sapere che essa può iniziare soltanto dalla buona
fede e dalla integerrima volontà di un gruppo di persone le quali,
pur pensandola come me, non vogliono mentire su certezze che non
possiedono se non nel loro animo.
°°°
E
poi, certamente, in me, non può scomparire il ricordo delle
mediocrità, le viltà, le falsità, che ho visto con in miei occhi
anche in tanti dirigenti della Sinistra di cui ho fatto parte insieme
a tanti altri che, quanto me, ebbero fiducia in costoro e da essi
furono ingannati.
Certamente,
molti dirigenti erano uomini di valore, di talento e di estrema buona
fede, ma, quegli altri, seppure una minoranza, erano solo uomini,
uomini ambiziosi e abili i quali, sulla fedeltà di militanti e
simpatizzanti e votanti che credevano in loro, hanno costruito
carriere e conquistato potere per la loro presunzione.
°°°
La
storia del Socialismo italiano del Novecento, prima di essere divisa
tra gradualisti e rivoluzionari, è stata divisa, fin dall'inizio,
tra filistei e onesti.
E
se fossero stati questi ultimi a vincere, nei tanti conflitti
combattuti dentro la Sinistra stessa, il suo nome oggi non sarebbe
abusato da neoliberisti gretti e renziani infamanti, i maggiori
responsabili della situazione in cui siamo.
°°°
Quindi
non posso darvi alcuna certezza se non che, senza la lotta per
cambiare questa società in modo radicale, essa andrà incontro ad un
destino implacabile che riporterà la modernità al medioevo e ad una
netta e inesorabile divisione tra troppo ricchi e troppo poveri.
°°°
Ciò
nonostante la volontà di cominciare esiste e lo strumento ideale per
procedere esiste.
Le
modalità di comprendere esistono ed esiste la coscienza per usarle.
E
questo deve bastarvi quanto basta a me.
°°°
Importante
sarà non considerare più che il Partito sia più importante della
nostra coscienza e che mentire per il Partito non è servito che a
creare classi dirigenti guaste fino a raggiungere il marciume.
°°°
Importante
sarà non considerare più che noi siamo migliori perché possediamo
la verità perché la verità, per quanto rivoluzionaria, è molto,
molto difficile da conoscere : sugli esseri umani presi singolarmente
e sugli essere umani riuniti in partiti che potrebbero apparire
migliori e salvifici ben più di quanto possa essere qualsiasi
costruzione umana.
°°°
Il
dubbio, la cautela, la circospezione, la prudenza nei giudizi devono
guidarci quanto la fiducia nella purezza degli ideali.
Del
dubbio e della cautela se n'è fatto troppo a meno e se la Sinistra
si è ridotta alla sua più spietata sconfitta è stato a causa del
trionfalismo, del misticismo dei capi, degli applausi concessi a
scatola chiusa, della fiducia in coloro che dovevano essere oggetto
di dubbio proprio perché si ergevano al comando di folle reali o
presunte.
°°°
Ricordo
- perché la nostra Storia ci serva per non cadere negli stessi
sbagli e negli stessi sogni pur puri ed allettanti - che, alle soglie
del fascismo, quando il Pci decise di scindersi dal Psi, ne Turati ne
Treves come ne Gramsci ne Serrati, intesero mai una separazione netta
nelle forze del proletariato, ma ne compresero immediatamente le
necessità unitarie benché il pur comprensibile mito sovietico,
irrealizzabile qui da noi, spinse a contrasti minoritari che
favorirono soltanto le prevaricazioni delle brigate nere.
°°°
In
questo momento, perché tali fatti non si ripetano, sotto altre
forme, di fronte al capitalismo mondialista più feroce e vorace che
mai abbia dominato questo Paese, mi rifaccio alle analisi dello
storico George E.Mosse - ebreo-tedesco poi fuggito negli Stati Uniti
all'avvento del nazismo – il quale - in una delle sue acute
analisi che dalla “dittatura del consenso” nazifascista conducono
all'incombere di ogni minaccia totalitaria nella società di massa
del secondo Novecento – afferma come questo pericolo abbia maggiori
possibilità di realizzarsi maggiormente con l’incomprensione di
quanto le masse, non trovando nella Sinistra sufficiente interesse ai
loro bisogni, facilmente si gettano nella mani delle peggiori e
subdole tirannie.
°°°
Perciò,
in questo senso, se vogliano evitare che ciò possa accadere pur
dietro una labile facciata parlamentare che lasci un diritto di
parola divenuto sterile e senza peso alcuno, dobbiamo ragionare
seguendo una strategia che ancora deve nascere.
Ma
nascerà, un giorno, se ve ne sarà la volontà e se si lavorerà
uniti perché, se non noi le generazioni dopo di noi, non divengano
“ad una dimensione” il che rende attuale ancor oggi anche il
pensiero di Marcuse che di Mosse era complice, amico e
corrispondente.
°°°
Togliamoci
dalla testa che il capitalismo possa cedere nel giro di un breve arco
di tempo come nei sogni dei bolscevichi italiani di un tempo.
Il
fatto stesso che esso sia il vero gestore del governo in carica e si
manifesti attraverso il governo che deve nascere, che sia riuscito a
liquidare i diritti fondamentali dei cittadini e dei lavoratori per
la cui affermazione è occorso un secolo di sacrifici e intese e
disguidi, dimostra quanto sia poco propenso a cedere anche il
frammento di una delle sue aguzze unghie.
°°°
Sarà
necessario che anche il cattolicesimo democratico trovi una nuova
collocazione politica e ideale dopo la sua volatilizzazione degli
ultimi decenni, nonostante si attribuiscano all'attuale pontefice
vocazioni riformatrici che egli non ha espresso che in assai pochi
fatti e in parole che rimangono parole se poi la Chiesa mantiene la
stessa struttura e i suoi privilegi funzionali allo Stato italiano
che glieli ha concessi.
°°°
Sarà
necessario che chi, praticando altre religioni o sentendosi parte di
altre comunità etniche, combatta, combatta contro ogni integralismo
religioso e statalizzato, contro ogni razzismo e sciovinismo, si
metta d’accordo perché non si alimenti la differenza dei popoli ma
l’unità del genere umano.
°°°
Sarà
necessario che si chiami ad un nuovo orizzonte oppositore la piccola
e media borghesia che, nelle intenzioni del capitalismo odierno, deve
ridursi alla stessa condizione del proletariato.
Il
fascismo ne aveva bisogno ma ora è divenuta inutile alle classi
dirigenti e quelle isole pedonali che, come a Roma, segnano il
confine tra il territorio degli abitanti ricchi e ricchissimi, e
quell’immensa e maculata periferia da dove gli “altri” possono
uscire solo per lavorare, ne sono la più arrogante manifestazione
pratica.
°°°
Io
comprendo che, ora, molti miei compagni, vecchi e nuovi, possano
pensare che io mi sia troppo assentato dalla mia scuola di pensiero e
qualcuno, il quale allora non ha capito nulla di me, anche peggio.
No,
cari compagni, io quello che ero sono e sarò.
E
proprio attraverso il marxismo, in quanto metodo di analisi, sono
arrivato a queste conclusioni.
°°°
Il
mio concetto di lotta a lungo periodo è necessariamente orientato su
due tappe : prima si ristabilisca la Democrazia, quella autentica,
basata rigorosamente sulla Costituzione Italiana.
A
quel punto, chi vorrà lavorerà per il Socialismo e ad una forma di
Stato Sociale inalienabile.
Chi
non si sentirà tale si dividerà da noi.
°°°
Non
credo sia molto difficile da comprendere se non dai fanatici e dagli
intolleranti.
°°°
Come
se il fanatismo e l’intolleranza siano mai serviti se non a fare
danni anche all’interno di una Sinistra antagonista, che
antagonista al Sistema lo è stata davvero tra il ’57 e il ’77
col suo apice nel ‘68, ed era sufficientemente antagonista da non
aver bisogno di innesti di nuovi rami che, consumatisi nel solo 1977,
hanno lasciato l’Italia nelle mani di Andreotti e Craxi, Berlusconi
e Cuccia, con tutto ciò che ne derivò in ogni articolazione del
Paese che oggi è un corpo malato, malato gravemente.
°°°
Quando
dico corpo malato non dico un corpo che si può sanare con l’aspirina
di qualche riforma o qualche modifica in un ordinamento fiscale
assolutamente ingiusto.
Mi
riferisco ad un corpo in decomposizione, afflitto nelle carni da
sempre più aggravate piaghe del decubito, da diverse forme
cancerogene gravi nell’apparato cardiaco e venoso,
gastrico-intestinale, respiratorio, nelle ossa e in ogni altro lobo.
°°°
Per
tanti è più facile sopportare tutto questo che impegnarsi. Lo so.
Ma
per tanti è impossibile sopportare tutto questo perché ogni
cittadina e ogni cittadino è, e sarà, un globulo rosso sottoposto
anche alla forma leucemica gravosa che non manca di certo tra le
disgrazie, tutt’altro che metaforiche, di questa Repubblica ormai
deflagrata.
°°°
Mi
rendo bene conto che tante persone sono talmente stremate e
disilluse, si sentono tanto tradite e ingannate, dal non aver più
fiducia in nulla o quasi.
Ma
è principalmente a loro che è necessario rivolgersi con
comprensione, responsabilità e fraternità.
Specie
dopo che il Movimento 5Stelle, ben sapendo i suoi dirigenti di avere
attinto ai voti di un’enorme quantità di donne e uomini di
Sinistra (non solo a quei pochissimi rimasti aderenti al Pd, questa è
una baggianata ridicola) ne hanno truffato le aspettative alleandosi
con i più pericolosi nemici dei loro elettori.
°°°
E
poi, infine, di fronte al governo che sta per crearsi - con la Lega
all’accesso dei più alti scranni delle istituzioni e a tutte le
mangiatoie statali, parastatali e già semiprivatizzate per far
comodo ad imprenditori indegni che in un'altra qualsiasi nazione
sarebbero in galera - a qualcuno sembra il caso di dividersi in
estrapolazioni pseudofilosofiche, non tenendo conto che si potrà
andare avanti solo trovandosi tra le necessità incombenti di chi
vive ogni giorno nelle ingiustizie e nelle prevaricazioni ?
°°°
Questa
non è la Lega di Bossi, ispirata a idee di carta igienica e affamata
di vitalizi, controllata e finanziata da Berlusconi il quale non
aveva alcun interesse ad accentuarne l’implicito razzismo da
gallinaio.
Questa
è la Lega che si è accuratamente fascistizzata, si è legata ai
movimenti neonazisti e razzisti di ogni altro luogo straniero in cui
l’abbiano presa sul serio; è la Lega che ha accentuato il proprio
razzismo e il proprio segregazionismo ovunque abbia governato
localmente in regioni, provincie, città.
°°°
Se
qualcuno la vuole sottovalutare lo faccia pure.
Io,
come ho più volte espresso su diverse testate e anche qui, no.
°°°
Certo,
ma sicuro, saranno in tanti i cittadini che preferiranno scambiare le
agevolazioni fiscali che Lega e il Movimento 5Stelle propongono
(ammesso che poi le realizzino anche al minimo) con la condizione che
i nuovi “dannati della terra” già soffrono qui in Italia, sia
che lavorino come schiavi o siano costretti ad affidarsi a chi se ne
prende cura, senza contare che già milioni di italiani vivono di
lavoro “a tempo indeterminato”, senza la minima tutela giuridica,
dalle fabbriche ai supermercati.
°°°
Io,
a nome mio, esclusivamente mio, no.
Io
non pratico questo commercio delle coscienze.
°°°
Scrisse
Marx : “Venne infine un tempo in cui tutto ciò che gli uomini
avevano considerato come inalienabile divenne oggetto di scambio, di
traffico, e poteva essere alienato.
Il
tempo in cui quelle stesse cose che fino allora erano state
comunicate ma mai barattate, donate ma mai vendute, acquisite ma mai
acquistate – virtù, amore, opinione, scienza, coscienza, ecc. –
tutto divenne commercio.
E
quello fu il tempo della corruzione generale, della venalità
universale, o, per parlare in termini di economia politica, il tempo
in cui ogni realtà, morale e fisica, divenuta valore venale, viene
portata al mercato per essere apprezzata al suo mero valore”.
°°°
Volete
dar retta al 90% della stampa italiana, ai network televisivi,
pubblici e privati, che raccontano ogni giorno che questo tempo non
arriverà mai e hanno già trasformato la critica alla Lega e
soprattutto al Movimento 5Stelle in una servile forma di
accondiscendenza verso coloro i quali, tra poco, governeranno a nome
del peggiore e più infido dei capitalismi ?
°°°
Io,
a nome mio, no.
Io,
a nome mio, sto, ancora una volta, con i miei ideali di sempre. fine
°°°
Molti
già lo sanno ma avviso gli eventuali lettori di quanto ho scritto
come, su questa mia pagina personale, che è esclusivamente mia, non
si fanno dibattiti litigiosi, non ci si insulta, non si ribatte con
argomenti già esautorati da quanto ho scritto.
Per
questo ci sono migliaia di altri luoghi in questo social network e in
tutti gli altri esistenti.
Non
escludo affatto i commenti ma, da quando esiste questo Almanacco, è
sempre stato applicato questo sistema.
Non
saranno i tremori di Mattarella a farmelo cambiare nel suo decimo
anno di vita.
E
chi vuole capire capisca.
°°°
riproduzione
riservata©marxismolibertario
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