C O M U N I C A T O S T A M P A
Combattere gli estremismi prima
che sia tardi
Luca Lecardane coordinatore regionale
Luca Lecardane coordinatore regionale
Assistiamo
sconcertati da qualche tempo a questa parte a un fenomeno che non è nuovo nello
scenario politico di questo Paese e che si ripete ciclicamente nei periodi di crisi,
quello che vede l’ascesa di alcuni “personaggi” che vogliono costruirsi o
ricostruirsi una carriera politica basandosi sulle paure degli altri che
stavolta, con la scusa di difendere la famiglia tradizionale (ma da cosa?), con
la scusa di esportare nella politica valori cristiani di cui spesso dimenticano
la sostanza riducendoli a una forma, hanno tirato fuori una fantomatica teoria o
ideologia gender che sarebbe messa in campo dalle potentissime “lobby gay”
(talmente potenti che per ottenere il riconoscimento delle unioni civili per
persone dello stesso sesso si è dovuta scomodare persino la Corte Europea dei
diritti dell’uomo) secondo la quale si starebbero introducendo delle
metodologie per annullare i generi maschile e femminile e ridurli a uno
stereotipo del passato partendo dalle scuole, qualcuno vaneggia addirittura
corsi di masturbazione intensiva all’asilo.
Non
esistendo di questa teoria nessuna
traccia in alcun libro, se non in alcuni
di opinione scritti da personaggi in cerca di notorietà, che non indicano le
fonti originali di questa teoria, né l’autore,
indicano nella Convenzione europea di Istanbul e nel comma 7 e nel comma
16 dell’unico articolo sulla buona scuola le fonti. Ma basta fare una ricerca
sui testi, facilmente reperibili sul web, per comprendere come tutte queste
fonti parlino di battaglia contro il bullismo e le discriminazioni.
In
particolare nel Comma 16 della legge sulla Buona scuola vi è scritto: “ il
piano triennale dell'offerta formativa assicura l'attuazione dei principi di
pari opportunità promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l'educazione
della parità dei sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le
discriminazioni, al fine di informare e sensibilizzare gli studenti, i docenti
e i genitori sulle tematiche indicate dall'articolo 5 comma 2 del dl 93 del
2013 convertito con legge 119 del 2013”.
La legge 119 del 2013 è quella sul
femminicidio, legge fondamentale per punire un reato odioso e di cui troppe
donne, negli ultimi anni, sono state vittime. Mentre la convenzione di Istanbul
parla di prevenzione della violenza domestica e contro le donne.
Il sospetto è che affermando
che vi sia una teoria gender di cui aver paura, in realtà si voglia abolire la
legge sulla buona scuola (che per inciso ha molti punti critici) nella parte in
cui si vuole combattere il bullismo e nella parte in cui si vuole prevenire la
violenza, combattere le discriminazioni e attuare i principi di parità uomo-donna,
cercando di non far crescere dei cittadini consapevoli che i due generi,
uomo-donna, hanno gli stessi diritti e devono avere le stesse possibilità
lavorative.
In questi giorni in tre comuni del palermitano
si stanno organizzando seminari su una teoria che non esiste, ma la cosa più
grave è che il sindaco di Santa Flavia ha dato il patrocinio all’iniziativa in
cui l’odio la fa da padrone.
Non si può girare la testa come
fecero Gran Bretagna e Francia durante l’ascesa del nazismo che predicava
l’odio verso gli ebrei e poi intervennero quando era troppo tardi, dopo che la
Germania, dopo aver annesso Boemia, Renania e Austria, attaccò la Polonia.
Le opinioni diverse vanno
rispettate, le bugie basate sul nulla no, specialmente quelle che seminano odio
come dimostra l’aggressione al ragazzo di Genova perché scambiato per gay.
Facciamo appello a tutte le forze sane e democratiche, cristiane e laiche
affinché si elevi forte una resistenza contro i seminatori d’odio, non ci si
può girare dall’altro lato, bisogna affrontare a viso aperto guardando negli
occhi questi personaggi che puntano alle paure delle persone.
12 Agosto 2015
L’ufficio stampa
Nessun commento:
Posta un commento