100-140 dollari in più di stipendio. Questo è quanto vale la vita di 34 lavoratori della miniera sudafricana di Marikana, letteralmente fucilati dalla polizia il 16 agosto scorso, al culmine di un lunghissimo sciopero.
Si conclude così, con un fallimento, la mobilitazione di massa dei lavoratori sudafricani del platino e del loro sindacato di base, emarginato persino dai tavoli nazionali di concertazione e contrattazione, in cui domina il sindacato di partito, il Cosatu, ed il sindacato pro-Anc del settore minerario, il NUM.
Il Governo "progressista" dell'Anc ha abbandonato a sè stessi i minatori, chiudendosi in silenzio per cinque settimane, lasciando alla Chiesa il compito di negoziare (ed ovviamente la Chiesa ha servito il piattino al padrone, come è suo ruolo nel sistema capitalistico, nel nome di pelosi richiami alla pacificazione ed all'armonia ed ipocriti richiami al padrone di mettersi la mano sulla coscienza, rispetto alle condizioni bestiali di vita e di lavoro cui sono sottoposti i minatori del platino).
Tutto quanto si riduce alla lotta politica interna all'Anc, in vista del rinnovo delle cariche di dicembre, fra il pluri-inquisito Jacob Zuma, che ha aperto il Paese al liberismo più sfrenato, e l'incolore Kgalema Mothlante, che aspira alla sua successione, ma non prende posizione contro la deriva liberista dell'Anc ed i vizietti del Presidente.
E naturalmente attorno alla lotta per il potere sindacale, in cui il piccolo sindacato di base dei minatori, l'Amcu, viene ulteriormente emarginato, addossandogli la colpa delle violenze, che invece derivano da un concetto della sicurezza pubblica che è esattamente lo stesso dei tempi dell'apartheid, ed al suo segretario, ieri, è stato addirittura impedito di fare un comizio dopo la chiusura dell'accordo.
I lavoratori torneranno alla loro vita di miseria nelle bidonvilles in cui sono ammassati, la produzione di platino ripartirà, forse Zuma cederà il potere ad una sua fotocopia, l'Anc non cambierà linea, a nessuno verrà in mente che, forse, il sangue sarebbe stato evitato se l'Anc avesse avuto la capacità di dare riconoscimento formale e negoziale ai sindacati a sinistra del blocco Cosatu-Num, ed avesse avuto la capacità di imporre condizioni contrattuali e di lavoro decenti, anche minacciando nazionalizzazioni, anziché sottomettersi al dominio delle multinazionali, come qualsiasi borghesia compradora da Terzo Mondo (altro che ruolo progressista e di rottura dell'ordine imperialistico mondiale dei Brics, come qualche entusiasta ci vuol far credere). E l'Italia non è tanto lontana da queste derive.
Nessun commento:
Posta un commento