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sabato 28 aprile 2012
Per una nuova sinistra in nome di Giustizia e Libertà
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2 commenti:
Leggo molte contraddizioni in Rosselli e anche in Gobetti:
non riescono a definire bene i loro concetti, soprattutto quello del socialismo;
non si rivolgono mai alla concretezza tecnica;
tanta volontà e poca iniziativa anche dai loro seguaci attuali;
non si capisce niente con i vari termini ""-libertario, ""-liberalista o liberal-"" e si fa confusione inutile;
abbandonare la lotta di classe per lasciarsi a non so che cosa (?????).
Sembrerebbero come quelli che vogliono cambiare tutto per non cambiare niente: antifascisti (ci vuole poco per esserlo) e allo stesso tempo anticomunisti, ma anche mancanti di concretezza tecnica e politica, appunto, liberisti e basta come anche i loro seguaci.
Non basta parlare unicamente di rivoluzione interna agli individui per un socialismo "libertario" del futuro, ci vuole anche un offerta tecnica che possa accompagnare tale cammino.
Ha detto più Bruno Jossa in pochissime righe che troverete sul web che la retorica di Gobetti e Rosselli messi insieme.
hasta siempre
Bisogna leggerli Rosselli e Gobetti prima di sparare esemplificazioni che rasentano le banalizzazioni per altro datate. Bisogna leggere il programma di GL per trovare tr l'altro una riduzione drastica delle spese militari, la revisione di tutti i contratti collettivi di lavoro, il trasferimento alle organizzazioni operaie e contadine di tutte le proprietà dell'allora partito fascista e dei loro sostenitori, l'abolizione del dazio sui beni di prima necessità, la legislazione a favore degli inquilini poveri, la costruzione di case popolari. Dice esplicitamente Rosselli " Anche noi accettiamo la lotta di classe come una fatalità storica ma, per amore di semplicismo, per favore non confondiamo i lavoratori non manuali con la classe sfruttatrice" Eh..peccato che non li ristampino questi scritti almeno molti saprebbero di più di cosa parlare concretamente.
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