di Carlo Felici
In una sua recente nota Nichi Vendola ci spiega che “'Il Pd ha dimostrato una grande generosita' sostenendo il governo Monti nonostante i sondaggi riconoscessero la vittoria alla coalizione del patto di Vasto'' e ne trae la conseguenza che “non romperemo con Bersani per questo atto di generosita', perche' la cosa piu' importante e' mantenere la prospettiva”
Se
non fosse che la situazione italiana appare alquanto tragica per le
prospettive recessive dell'economia, per altro incrementate da una
manovra infarcita di tasse che si abbattono come una mannaia sempre
sulle solite categorie di persone, da sempre tartassate fino
all'inverosimile, ci sarebbe da ridere a crepapelle.
Basta infatti porsi la semplice domanda: “generosità verso chi?” Forse
verso i giovani nei confronti dei quali non si fa nulla per offrire
loro maggiori sicurezze nell'ambito del lavoro o per evitare la
precarietà endemica a cui sono destinati da una sorta di meccanismo di
“prescindenza generazionale”? O si parla forse della “generosità”
verso i lavoratori ai quali è stato bloccato lo stipendio negando ogni
rinnovo contrattuale, è stata posticipata la pensione, e che si pensa
di colpire ulteriormente nelle fondamenta dei loro diritti eliminando
anche l'articolo 18? Si tratta per caso di quella verso i pensionati
ai quali è stata bloccata l'indicizzazione del proprio assegno
pensionistico?
Quella
verso i giornali e i giornalisti liberi e non asserviti al potere che
si vedono ridotto drasticamente il fondo sull'editoria fino a dover
chiudere i battenti delle loro testate, che tra infinite difficoltà
sono pur riuscite a sopravvivere per decenni? “Generosità” verso gli
enti locali, che con questa manovra dovranno ridurre i servizi e far
pagare più tasse?
No,
anche un bambino è capace di riconoscere a chi è rivolta tale
“generosità” espressa con il voto di fiducia a questo governo: agli
stessi privilegiati di sempre, alla casta, che come al solito vota per
il mantenimento dei suoi privilegi e fa pagare il conto di tutto il
resto ai servi di una democrazia inesistente.
La
generosità è stata rivolta a chi si vede regalate le frequenze
televisive senza alcuna asta che possa far pagare un costo della crisi
ai soliti plutocrati monopolisti.
La
prodigalità è verso le lobby bancarie e finanziarie, che non avranno
le tasse sugli enormi guadagni derivati dalle transazioni fiscali.
Si
è stati largamente generosi verso la casta dei politici che non
vedranno sostanzialmente intaccati in alcun modo i loro privilegi,
continuando a marcare una distanza abissale con le loro prebende, i loro
stipendi e loro pensioni d'oro rispetto al cittadino comune a cui
invece vengono drasticamente ridotti.
La
generosità di chi ha votato la fiducia a questo governo che sta
proseguendo imperterrito, anche aggravandola, l'opera definita dallo
stesso Nichi di “macelleria sociale” messa in atto da Tremonti, è verso
i corrotti e i corruttori, nulla si è progettato di fare per
potenziare l'opera della DIA il cui bilancio è già stato falcidiato di
svariati milioni, nulla per rendere più efficiente la macchina
amministrativa e giudiziaria, necessaria a prevenire e colpire il
legame perverso tra politici e mafie.
E
che dire poi della generosità verso i produttori di armi, di quella
con cui imperterriti continuiamo a sperperare denaro per comprare
superbombardieri con i quali non verrà curato né istruito nessuno?
O
di quella verso i grandi costruttori di “cattedrali nel deserto”, di
opere faraoniche dal costo destinato a crescere con gli anni in maniera
esponenziale?
Ecco,
questa, in maniera più concreta è la “generosità” e la “prospettiva”
di cui parla Vendola riferendosi al PD come a chiunque abbia votato la
fiducia a tale manovra infame.
Se
il PD avesse voluto davvero essere "generoso" (ma tale termine è da
considerarsi alquanto improprio se usato da partiti che spesso e
volentieri hanno avuto come obiettivo primario il loro
autopotenziamento) avrebbe davvero cercato di vincere le elezioni, e
avrebbe poi governato chiedendo la fiducia per il bene del paese e non
attribuendola invece a ciò che esso definisce il "male minore" ma che,
per la stragrande maggioranza degli italiani, è il male maggiore che
potesse loro capitare, se non altro perché li vede del tutto esautorati
ed impotenti
Lui
non vuole “rompere” ma gli italiani, in realtà, sono già belli che
“rotti”, anzi, potremmo dire “massacrati”, però il “buon Nichi”
probabilmente resta perfettamente speculare allo “strabismo”
strombazzato da altri addirittura come programma politico. Da una parte
guarda ai suoi elettori ed iscritti, e dall'altra guarda al suo
destino politico, sempre più aggiogato al carro del PD, defininendo
sempre più apertamente “sinistra radicale” quello schieramento che è
l'unico ad opporsi oggi, sul piano politico a tali provvedimenti
vessatori, e rifiutando per di più a priori ogni possibilità di creare
un fronte largo di opposizione.
Ebbene,
considerando che oggi tale carro, con la “grande e grassa ammucchiata
ed abbuffata” che lo riempie, e che fa impallidire anche solo
lontanamente la parola “compromesso storico”, appare di più come un
vero e proprio carrozzone, dobbiamo riconoscere che il povero Nichi,
rincorrendolo affannosamente sempre più da vicino, sembra in concreto
destinato al ruolo di “carriola di scorta”. In particolare considerando
che, appunto, anche un bambino, di fronte a tali riferimenti alla
“generosità”, non avrebbe difficoltà a rispondere: “Sì, mio nonno in
carriola!”
Gli
risparmiamo le “mutande viola” (del tutto appropriato il colore
considerando la inconsistenza politica del movimento omocromo) , ma di
certo da quando parlava di sparigliare la sinistra, di rifondare il
"vocabolario" della politica (e perché non partiamo dal vocabolo
"generosità"?) e di assurgere al ruolo di grande nuovo leader di un
centrosinistra rimesso completamente in discussione con le primarie di
programma, pare proprio che egli si sia ridotto in “canotta e
mutande”..il cui elastico per altro vediamo piuttosto sbrindellato, e
ci auguriamo che almeno i socialisti di SEL non siano indaffarati a
fornirgli troppo “spago”. Il rischio è infatti che, di questo passo, la
sinistra "generosamente" sparisca del tutto e non ricompaia più.
C.F.
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