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i Quaderni di Bandiera Rossa "La Storia è finita" di Norberto Fragiacomo
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domenica 31 marzo 2013

LA PASQUA DEGLI ZOMBI di Carlo Felici





È tempo di Resurrezione e di uova pasquali con sorprese annesse, ma la comitiva di “saggi” uscita dall' “uovo del presidente” a noi tutti destinato, oltre a non essere una sorpresa, ci appare più che altro come una allegra congrega di “zombi”, in special modo se consideriamo il delicato compito che dovrebbe portare a termine.

Non solo per la “datata” esperienza conservatrice dei suoi componenti, ma soprattutto perché alcuni in passato si son rivelati più che altro esperti nel “quagliare” le questioni “particolari” di chi bazzica i palazzi del potere da circa venti anni.
Inoltre, sebbene per chi esercita il compito di Capo dello Stato in Italia non sia obbligatorio leggere i dialoghi di Platone, in cui tra l'altro, si teorizza il governo dei filosofi, e nei quali è presente il Simposio dove Socrate (dall'oracolo di Delfi definito l'essere umano più saggio del mondo) mostra di attingere la sua saggezza suprema proprio da una donna: Diotima, ci saremmo forse aspettati almeno la presenza di una saggia donna fra i famosi dieci “saggi”. Però ci rallegriamo lo stesso che non ci sia, confortati dal fatto che il cosiddetto “gentil sesso” non sia stato destinato a tale ruolo postsepolcrale, e resti dunque ancora sinonimo di speranza.

sabato 30 marzo 2013

In memoria di Enzo Jannacci, il medico della nostra anima, di Riccardo Achilli


di Riccardo Achilli


Si è spenta, il 29 marzo 2013, dopo una lunga battaglia contro il cancro, la generosa vita di Enzo Jannacci. Ironico disvelatore della faccia feroce che il Potere nasconde dietro la benevolenza apparente con i suoi sudditi, delicatissimo cantore degli emarginati, degli ultimi, di quelli la cui vita disperata sfiora appena quotidianamente, spesso senza neanche turbarla, la nostra spessa corazza di indifferenza (il barbone ucciso solo perché innamorato di una ragazza del bel mondo in “El purtava i scarp del tennis”, oppure i contadini di “Ho visto un re”, che non soltanto sono stati depredati di tutto dal Re, dall'Imperatore e dal Cardinale, ma devono addirittura mostrare, a comando, allegria, onde non turbare l'ipocrita tranquillità con cui i potenti si difendono dall'orrore delle loro azioni di prevaricazione).

Straordinario cardiologo, che operò addirittura dentro l'équipe del luminare sudafricano Christiaan Barnard, ha scelto di allontanarsi da una vita profesisonale che lo avrebbe facilmente ricoperto d'oro e di fama, per avventurarsi nel difficile, competitivo e rischioso mondo dello spettacolo. Per non tradire il bambino che era dentro di sé, e scoprì così una vena creativa straordinaria, che dalla musica lo porterà al cabaret, al teatro, alla televisione ed al cinema, senza mai abbandonare quello spirito libertario, canzonatorio, anticonformista, dissacrante, che lo porterà ad attraversare l'Italietta piccolo-borghese del blocco catto-comunista della prima repubblica, demolendone miti, paradigmi, squallori e piccole miserie nascoste dietro la facciata perbenista, svelandone grandi e piccole ingiustizie soffocate dal mito del benessere del boom industriale (anche con la tecnica della “storia minima”, ovvero del racconto minimalista di personaggi comuni, si pensi al dramma umano del “Soldato Nencini”, meridionale costretto a fare il servizio militare in una fredda ed ostile Alessandria, che per servire una Patria che non conosce e non sente vicina, sta perdendo l'amore della sua fidanzata rimasta al Sud, si pensi alla tragedia fra fratelli dell'"Armando", che rompe tante illusioni piccolo-borghesi sull'idillio delle relazioni famigliari).

La mia generazione è stata forse fra le ultime ad essere educate dalle canzoni di Jannacci, in un panorama culturale e musicale italiano segnato dalla mediocrità e dal conformismo sciocco e superficiale. Non è quindi per modo di dire che affermo che, il 29 marzo, anche una parte di me, la parte più cara, è scomparsa. Arrivederci, Enzo. Mi piace pensare che porterai anche dall'altra parte quel tuo spiritaccio ruvido e dissacrante, e che un giorno ci rivedremo.


UN SUCCESSO LA CONFERENZA DEL PROF. PRIBAC di Norberto Fragiacomo





 UN SUCCESSO LA CONFERENZA DEL PROF. PRIBAC AL NARODNI DOM DI TRIESTE
di
NorbertoFragiacomo


L’iniziativa del 22 marzo scorso del Comitato No Debito di Trieste è stata premiata da un discreto successo di pubblico e, soprattutto, dalla visibile soddisfazione dei partecipanti. Il professor Igor Pribac, sociologo e filosofo di chiara fama, ha lasciato in tutti una buona impressione, per la chiarezza espositiva, l’ottimo italiano e la disponibilità mostrata. All’inizio, mentre rivolgeva un breve saluto in sloveno, si è anche un po’ commosso, trovandosi a parlare all’interno dell’edificio che, sorto come casa della “slavità” triestina, fu per questo bruciato dalla teppaglia fascista nel 1920.
Dopo una rapida introduzione del sottoscritto, che ha chiarito il senso dell’iniziativa, l’ospite lubianese (in realtà, capodistriano) ha parlato per tre quarti d’ora abbondanti, per poi offrirsi ai numerosi quesiti dei presenti: il dibattito è proseguito fino alle sette di sera, in un’atmosfera piacevolmente rilassata malgrado la drammaticità dei temi affrontati.

venerdì 29 marzo 2013

Cipro: un altro passo nel delirio..

LA FARSA PASQUALE di Norberto Fragiacomo




LA FARSA PASQUALE
di
Norberto Fragiacomo


Complice un perdurante malessere, seguo con più insofferenza del solito i contorsionisti della politica italiana, da Pierluigi Bersani all’ossidato Monti, da Berlusconi alla new entry Beppe Grillo: la commediaccia parlamentare messa in scena in questi ultimi giorni di Quaresima è assai più scontata, nei contenuti, di una Via Crucis paesana e, quanto a pathos, non c’è proprio paragone.
Il canovaccio pare scritto da un Plauto in crisi d’ispirazione: Tizio corteggia Beppa, che però non ne vuol sapere, ed è vanamente inseguito da (rea) Silvia, ansiosa di accasarsi, ma tenuta a distanza per la pessima fama.

In realtà, la situazione è solo un po’ più complicata, e dal palco giungono zaffate d’ipocrisia. Digerita la “non vittoria” elettorale (l’espressione, coniata dopo le amministrative parmigiane, è sua, e terminato il pezzo gliela renderemo volentieri), Bersani ha mutato strategia: non più matrimonio d’interesse con Monti, ma svoltina a sinistra. Come mai? Semplice: per non confessare (ai suoi, più che a se stesso) di aver fallito, ed evitare l’immediato pensionamento. Il tentativo di dar vita ad un governo fuori dagli schemi è l’estrema carta da giocare, per Pierluigi: larghe intese, esecutivi “di scopo” e soprattutto nuove elezioni segnerebbero la sua fine politica, fuori e dentro il partito. Insomma, meglio tergiversare, prendere tempo, che arrendersi: l’italiano si affida sempre alla benevolenza della dea bendata.

giovedì 28 marzo 2013

PER UN (POSSIBILE) SOCIALISMO DEL XXI SECOLO??? di Riccardo Achilli





PER UN (POSSIBILE) SOCIALISMO DEL XXI SECOLO???
di Riccardo Achilli


Il quadro che emerge dall'ultima tornata elettorale, con l'affermazione, di dimensioni straordinarie, del M5S, lo squagliamento definitivo degli ultimi rimasugli di sinistra rifondarola/movimentista bertinottiana nella sua ultima versione (Rc di Ingroia), il risultato non certo esaltante di SEL, che supera la soglia per portare una pattuglia di parlamentari solo in virtù dell'appartenenza ad una coalizione, l'ormai definitivo superamento di qualsiasi residua ambizione di ricostituire un polo politico cattolico in grado di ricostruire una egemonia sulla nostra società (gli scorati commenti dell'Osservatore Romano rispetto al risultato elettorale di Monti e il declino inarrestabile di qualsiasi precedente tentativo di radicamento di poli centristi cattolici ne sono la prova) è qualcosa su cui riflettere profondamente, e che forse segna il superamento della dicotomia tradizionale, novecentesca, fra destra e sinistra. E che probabilmente richiede anche un profondo cambiamento del lessico con cui siamo abituati ad identificare le diverse posizioni politiche. 

martedì 26 marzo 2013

Cipro: rabbia popolare !

GRILLO REAZIONARIO? NON PIÙ DI BERTINOTTI E FERRERO



GRILLO REAZIONARIO?
NON PIÙ DI BERTINOTTI E FERRERO
- risposta a Franco Grisolia e Luca Scacchi del PCL sui “risultati elettorali”-

di Lorenzo Mortara
Rsu Fiom-Cgil Rete28Aprile 


Sommario - Preambolo; Niente per cui esultare?; Grillo le masse e gli operai; Syriza e il M5S; Grillo il leninista; Grillo il razzista fascista; Grillo il sindacalista; Conclusioni.


Cremaschi sembra uno dei pochi ad aver avuto parole buone per la vittoria dei grillini. Buon segno, la Rete28Aprile ha qualche speranza in più di giocare nel prossimo futuro un qualche ruolo che non sia quello di spettatore che, senza ombra di dubbio, le varie sette con cui si accompagna da un po’ di tempo a questa parte le faranno fare non appena seguirà le loro pessime analisi sul M5S.

sabato 23 marzo 2013

Ascanio Celestini racconta la Strage delle Fosse Ardeatine

24 Marzo 1944: Strage delle Fosse Ardeatine


                                         Renato Guttuso - Fosse Ardeatine

EURO : intervista ad Emiliano Brancaccio

1943: LO SCENOGRAFO E IL GARGANO di Stefano Macera




di Stefano Macera




Mario Chiari (1909-1989), in qualità di scenografo attivo con De Sica, Visconti, Pietrangeli ed altri, è stato un protagonista del nostro cinema. Pochi conoscono la sua attività di regista, che lo ha portato, negli anni ’70, a firmare un lungometraggio di finzione (Prete fai un miracolo) in genere maltrattato dalla critica, ma che rinvia anche ad una serie di documentari realizzati nei primi anni ’40. Tra questi vi è il sorprendente Lo sperone d’Italia (1943), che dura solo 10 minuti ed è stato prodotto dall’Istituto Luce. Nel 2007 la Provincia di Foggia ne ha curato l’edizione in dvd. Dunque, un’opera risalente al periodo bellico, però avulsa da quel contesto tragico, quasi si fosse alla ricerca di un’oasi di pace coincidente con la natura ed i paesaggi di quello che allora era tra i luoghi più incontaminati d’Italia: il Gargano. Questo distacco dalla cronaca dolorosa del proprio tempo, non toglie a Lo sperone d’Italia il suo carattere di documento storico di assoluto rilievo. Guardando le immagini delle carbonaie fumanti nelle radure dei boschi o quelle dei giovani contadini sugli asinelli, ci si sente trascinati in un’altra dimensione. Che, in larga misura, svanirà non molto tempo dopo, con quei processi di modernizzazione e meccanizzazione della produzione agricola che interverranno, negli anni ’50, in tutto il mezzogiorno.

venerdì 22 marzo 2013

Cipro: un precedente pericoloso...

IL CAPPIO DI STABILITA’ di Norberto Fragiacomo




IL CAPPIO DI STABILITA’
di 
Norberto Fragiacomo


Cambia veste di continuo, come una sfacciata nobildonna, ma sotto le trine il corpo è avvizzito, sterile.
Lo chiamano, chissà perché, “patto” di stabilità interno: danziamo con lui dal 1997, anno dell’accordo europeo di Amsterdam, ma ci riesce difficile inquadrarlo bene, perché le regole non si stabilizzano mai, e il loro continuo mutare getta nella costernazione amministrazioni locali di destra, di sinistra e di “sopra” (v. Parma). 
Ce l’ha imposto Bruxelles per uno scopo preciso: blindare i famigerati parametri di Maastricht ’92 (deficit annuo e debito pubblico non devono eccedere, rispettivamente, il 3 e il 60% del PIL [1]), autentici pilastri, insieme al totem della concorrenza, della consorteria di lobby che usurpa il nome di Unione Europea. L’Europa, o chi per lei, indica gli obiettivi, i singoli Stati forgiano gli strumenti per raggiungerli – alcuni, una volta per tutte; altri, come l’Italia, provando, sbagliando e riprovando.

giovedì 21 marzo 2013

M5S a Napolitano : Incarico di Governo o Commissioni di Vigilanza RAI e Servizi Segreti

IL "MARCHESI" DEL GRILLO




di Lorenzo Mortara
RSU-FIOM Rete28Aprile


È stata una bella serata, quella di martedì 19, al Caffè Marchesi, in pieno centro, promossa dai grillini di Vercelli per avvicinare i tanti cittadini della città che solo ora incominciano a scoprire questo grande movimento carico di speranza per l’avvenire. Devo la presenza a Roberto Cossa, RSU della Cerutti che mi ha prontamente avvisato dell’iniziativa. Seguo già da parecchio il M5S, ma come credo la maggior parte delle persone, fino ad ora l’ho fatto più dal blog diciamo così “centrale” di Beppe Grillo, che da quelli collaterali di provincia, delle iniziative e degli sforzi dei quali, devo ammettere, a tutt’oggi, di sapere poco o niente. Anche perché con la mia attività sindacale di delegato Fiom all’YKK di Prarolo, fino ad oggi da dedicare ai grillini ho trovato solo il tempo di andare a votarli a Febbraio, deciso e convinto come mai mi è capitato di essere a una tornata elettorale. E mai scelta credo che sia stata più azzeccata, visto che il M5S è il primo partito tra gli operai, e non poteva essere altrimenti, perché come spesso capita nei momenti decisivi gli operai si mostrano sempre più avanti dei loro dirigenti che ancora non hanno capito niente di quel che loro hanno già capito benissimo: alternative al M5S, in Italia, per ora, non ce n’è, e o aiutiamo questo movimento a crescere o resteremo schiavi del precariato a vita e di tutte le altre controriforme del lavoro regalate, bypartisan, da tutti gli altri partiti di destra e di sinistra.

mercoledì 20 marzo 2013

Cipro: il ricatto !

FERMARE IL CAPITALISMO, FERMARE LO SPECISMO PER SALVARE IL PIANETA di Marco Piracci



FERMARE IL CAPITALISMO, FERMARE LO SPECISMO PER SALVARE IL PIANETA
di Marco Piracci



Il rapido esaurimento delle risorse energetiche e l’aumento della temperatura globale meritano una profonda riflessione. Il riscaldamento globale mette a rischio soprattutto le nazioni del Terzo Mondo che già non possiedono un adeguato livello di riserve d’acqua e hanno scarse risorse per poter affrontare i gravi cambiamenti climatici e la maggior scarsità di cibo che ne consegue. Nel 1974 il rapporto annuale della CIA sui cambiamenti climatici affermava che “il clima avrebbe costituito un problema solamente nel lungo termine, realtà che avrebbe richiesto nuovi schieramenti tra le nazioni per assicurarsi la sicurezza alimentare1 . 
È però il 2009 l’anno in cui il Pentagono si è visto costretto a riconoscere che il riscaldamento climatico costituisce una minaccia alla sicurezza degli Stati Uniti e da allora ha incluso l’analisi dei cambiamenti climatici nelle sue relazioni al congresso.
Sempre nel 2009 la CIA ha inaugurato il Center on Climate Change per monitorare l’impatto del riscaldamento globale sulla sicurezza nazionale. Lo stesso è accaduto in altri Stati. 
In una relazione dell’Australian Defence Force si legge che il riscaldamento globale avrebbe potuto determinare il fallimento di alcuni degli Stati che si affacciano sul Pacifico a causa dell’aumento del livello del mare e dell’insorgenza di nuovi conflitti per il controllo delle risorse.

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