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i Quaderni di Bandiera Rossa "La Storia è finita" di Norberto Fragiacomo
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lunedì 2 marzo 2015

INDEFINIBILE RIBREZZO di Giandiego Marigo





INDEFINIBILE RIBREZZO
di Giandiego Marigo


Non so, davvero, non so come facciano i molti presunti “normali” ex comunisti che votano PD a guardarsi in faccia la mattina, dopo questo ultimo anno all’insegna del RenziSMo … qui si va al di là del centrismo e del perbenismo, qui si va al di là di ogni pudore o vergogna.
Non bastasse l’inganno del Job Act, la vergogna della svendita dell’ambiente, l’adesione pedissequa e servile ai diktat dell’elite europea.
Sopra a questo e peggio, alla ricerca dell’assoluto destrorso.
Continuano a deliziarci con una schifezza di seguito all’altra, oggi è il turno della giustizia che in Italia era bloccata da tempo e che ora, dopo l’intervento renziano è del tutto relativizzata … infatti dipende dal censo, se uno ha il denaro per far giocare il proprio stuolo di avvocati su funi ed assi di equilibrio, intrecciando ricatti e denunce nei confronti dei togati stessi che li stanno giudicando.
Togati (pm e giugici) ormai quasi completamente esposti, come in un balletto grottesco che avrà forse a che fare con la legge, ma certamente non con la giustizia, il personaggio (potente e possente in questione) oggi ha l’assoluta certezza, in Italia, di farla franca … un capolavoro che nemmeno l’Imperatore Farlocco nei suoi sogni più sfrenati avrebbe potuto immaginarsi… Ed alla via così sino alle antenne RAI svendute un tanto al chilo … indovinate un poco a chi?
Una vergogna assoluta che sembra non avere mai fine, per chi, sino a qualche anno fa esibiva bandiere rosse e sosteneva di fare gli interessi del popolo  bravi! Davvero!
Di compromesso in compromesso, al di là di qualsiasi storicità, qui ci si è svenduti anima e chiappe.
Non so, come possano i molti che si rifanno, sempre più vagamente e confusamente ad un’ideale di pseudo-sinistra ad accettare il prezzo della loro permanenza all’interno di questa cloaca massima che è diventato il PD.
L’unica spiegazione possibile sta nella disperazione oppure, peggio, nel calciolo dei propri interessi, il che in fondo li rende uguali ai loro amici che non si curano affatto di fingere di avere degli ideali. Imprigionati, forse in un bipolarismo inesistente e malato, imposto con le buone e le cattive da chi aveva interesse ad azzerare ed annullare il pensiero di sinistra ed accettato da chi, per contro, era disposto a svendere l’anima per un piatto di orride lenticchie ed un invito alla tavola dei potenti.
Ed infine mi domando come possano anche solo definirsi liberal-democratici, lasciamo pure stare, per un momento, l’essere socialisti che in molti di loro potrebbe far scoppiare allergie anche gravi, ma anche questa definizione sta loro stretta e li obbligherebbe ad un rispetto della democrazia, del parlamentarismo e delle opinioni che la nuova schiatta di rottamatori Piddini (gli immarcescibili eterni quarantenni) è molto, molto lontana dal provare.
Eppure li votano … e qui casca l’asino, facendosi anche un poco del male, minore è il rispetto, maggiore l’ansia di accaparrarsi il possibile, più spudorato è il disinteresse per le faccende popolari. Più forte è l’egoismo, l’egocentrismo, il distacco dalla gente e più sembra che essi vengano votati, quantomeno dalla minoranza che ancora si reca alle urne.
Indefinibile ribrezzo, totale distacco … senso di nausea e molte, moltissime chiacchiere ed alti lamenti … ma nulla cambia, perchè il sistema è dentro di noi ogni qualvolta accettiamo e compiamo un atto sistemico (accendere la televisione, andare alla partita, accettare la logica della competizione travestita da meritocrazia, chiedere un favore o una scorciatoia istituzionale, accettare una guerra e definirla giusta, accettare la cultura dominante come fosse l’unica, accettare le logiche economiche che lo sottendono come scientiche e vere … ecc ecc) e se non lo scardiniamo da lì nulla potrà davvero cambiare.


La vignetta è del Maestro Mauro Biani


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