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venerdì 8 novembre 2013

SUL MOVIMENTO DI LOTTA PER LA CASA DI ROMA di Federico Drigo




SUL MOVIMENTO DI LOTTA PER LA CASA DI ROMA
di Federico Drigo

Le occupazioni di case nella capitale si sono sviluppate a partire dagli anni 70 e 80 una pratica ed una forma di lotta che si generalizzò, ma i movimenti di lotta per la casa come li conosciamo oggi iniziano a occupare immobili abbandonati all inizio degli anni 90. In principio erano l'ASIA, associazione inquilini e assegnatari, e il coordinamento cittadino di lotta per la casa. La prima collegata all' area Radio Città Aperta - RdB, oggi USB, la seconda legata a quella Radio Onda Rossa-COBAS e centri sociali derivati dall' Autonomia Operaia come Sisto Quinto e Break out. Erano organizzazioni rivali che ogni tanto si accordavano per sporadiche manifestazioni in comune. Leader carismatico dell'ASIA era, ed e tuttora, Angelino Fascetti, del coordinamento bruno papale, colonnello dell autonomia di Valmelaina, poi occupante a San Basilio.
Poi venne ACTION, espressione del Centro sociale Corto Circuito, capofila della battaglia per l assegnazione dei centri sociali, non condivisa da tutti gli spazi occupati. Il leader di ACTION e ancora Andrea Alzetta, più noto con lo pseudonimo di Tarzan, che venne eletto nel 2009 come consigliere comunale di Roma per Rifondazione Comunista, si è poi candidato alle ultime amministrative con SEL dove venne rieletto con ben 1700 preferenze per essere poi dichiarato "incandidabile" per una vecchia condanna risalente al 1996. Un provvedimento che definire ingiusto e vergognoso è dire poco e che costituisce in realtà un vero atto di ritorsione politica.
Il coordinamento a fine anni '90 subisce la scissione del Comitato Popolare di lotta per la casa ancora attivo. Le occupazioni in quegli anni si diffondono in tutta Roma, e molti occupanti, salendo nelle graduatorie dei bandi in quanto emergenza abitativa, diventano assegnatari di casa popolare, quasi sempre fuori dal Raccordo Anulare. L' ASIA smette di occupare e aderisce all'USBLA sostituendo i blocchi precari metropolitani . Finalmente si costruisce l unita' tra le varie organizzazioni, nel movimento per il diritto all'abitare. Vi sono nuove ondate di occupazioni, fino ad arrivare alla riuscitissima manifestazione nazionale del 19 ottobre, convocata con un manifesto che giustamente strizzava l'occhio al ribellismo giovanile. Quindi la campada a Porta Pia e l incontro con il ministro Lupi, giudicato non soddisfacente. Nasce una nuova organizzazione, la r@p, l'autorganizzazione popolare -vicina a Rifondazione Comunista e all'Unione Inquilini- che dirige le occupazioni a Tor de' Schiavi. Prossimo appuntamento l assemblea nazionale del 9 novembre a Roma, dove le organizzazioni di lotta per la casa proveranno a lanciare il "movimento dei movimenti".


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