
* Per la difesa dei lavoratori, dei senza reddito e delle minoranze oltre ogni discriminazione di genere e orientamento * Per un socialismo libertario, solidale e pluralista che riparta dai territori per riconquistare la giustizia sociale e la democrazia * Per un nuovo internazionalismo che difenda la vita sulla Terra, contro ogni devastazione ambientale e contro ogni guerra
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martedì 5 marzo 2013
QUESTIONE DI CLASSE
QUESTIONE DI CLASSE
di Renato Costanzo Gatti
Nel suo articolo Il voto e la sinistra , il compagno Achilli affronta come primo tema (ed unico oggetto del mio commento) quello del rapporto tra “classe – coscienza di classe – voto”, e ne deduce che in un’epoca di coscienza di classe in eclissi, occorre operare in campagna elettorale a livello sovrastrutturale per ottenere il consenso necessario per poter agire a livello strutturale, “almeno fino a quando la coscienza di classe non risorgerà”.
Il discorso che fa Achilli è condivisibile ma due punti vanno, a mio parere, approfonditi.
Il concetto di classe, ci dice Riccardo, era immediato e palpabile, fisico quando c’era il padrone delle ferriere del capitalismo industrialistico, oggi in presenza di un capitalismo finanziario mondiale il padrone delle ferriere si è smaterializzato in un fantasma che si aggira per il mondo, difficile da individuare e da colpire. Anzi le sue logiche egoistiche che premiano il gioco d’azzardo rispetto al sudore della fronte, sono entrate egemonicamente nel senso comune dei popoli, anche in quegli strati che dovrebbero naturalmente essergli nemico.
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Achilli Riccardo,
Renato Costanzo Gatti
lunedì 4 marzo 2013
sabato 2 marzo 2013
IL PRECARIATO COME MOTORE DELLA CRESCITA di Norberto Fragiacomo
IL PRECARIATO COME MOTORE DELLA CRESCITA
di
Norberto Fragiacomo
In un recente articolo:
(http://bentornatabandierarossa.blogspot.it/2013/02/proletario-chi-sei-veramente-di.html) ho sostenuto che parlare di “imborghesimento” del proletariato (negli anni ’60-’70) e di “proletarizzazione” del ceto impiegatizio (per effetto della crisi) non è molto corretto, dal punto di vista marxiano, perché fino a quando i mezzi di produzione restano in mano altrui il lavoratore non ha modo di elevarsi dalla sua condizione di minorità proletaria. Per quanto ben pagato, l’operaio non diventerà mai un borghese, nemmeno “piccolo piccolo”.
venerdì 1 marzo 2013
STORIA DI UNA MORTE ANNUNCIATA di Francesco Salistrari.
STORIA DI UNA MORTE ANNUNCIATA
di Francesco Salistrari.
Stiamo assistendo in queste ore all'agonia di un moribondo.
Ne osserviamo gli strepiti, il colorito cinereo, le parole insensate, il respiro pesante, assorbiamo l'aria tesa che si respira intorno a questo cadavere politico.
Sto parlando del PD, cioè di quell'esperimento mal riuscito di far convivere in un unico contenitore politico le due anime dell'Italia, quella di matrice comunista e quella democristiana. E benchè ormai di queste anime se ne avvertano solo eco lontane, non solo nel PD, ma all'interno della stessa società italiana, pur tuttavia il tentativo di conciliare cinquant'anni di contrapposizione ideologica e culturale, filosofica e morale, politica e sociale, non è andato a buon fine.
giovedì 28 febbraio 2013
PRIMI TRANELLI PER I GRILLINI
di Lorenzo Mortara
Rsu Fiom-Cgil Rete28Aprile
Non bene, ma benone ha fatto
Grillo, a rispedire al mittente le prime avance velenosissime di
Bersani per un Governo in tandem. Le gazzette di regime hanno prontamente esaltato l’anima più candida e ingenua del Movimento grillino che
è già pronta a immolarsi tra le braccia di Gargamella alla prima
trappola posta sul suo cammino dai terrificanti manovratori del PD.
LA CHIESA-ISTITUZIONE COME "CASTA MERETRIX" di Leonardo Boff
LA CHIESA-ISTITUZIONE COME "CASTA MERETRIX"
di Leonardo Boff
Chi ha seguito le notizie degli ultimi giorni sugli scandali dentro al Vaticano, portati a conoscenza dai giornali italiani “La Repubblica” e “La Stampa”, che parlano di una relazione di 300 pagine e elaborata da tre cardinali provetti sullo stato della curia vaticana, deve naturalmente, essere rimasto sbalordito. Immagino i nostri fratelli e sorelle devoti, frutto di un tipo di catechesi che celebra il Papa come “il dolce Cristo in Terra”, Devono star soffrendo molto, perché amano il giusto, il vero e il trasparente e mai vorrebbero legare la sua immagine a notorie malefatte di assistenti e cooperatori.
martedì 26 febbraio 2013
È COLPA DEL POPOLO BUE: QUELLO DI SINISTRA!
di Lorenzo Mortara
RSU FIOM-CGIL RETE28APRILE
Fin dalle prime sezioni
scrutinate, quando è stato sempre più chiaro che Berlusconi stava
recuperando lo svantaggio, portandosi addirittura in vantaggio al
Senato – perso poi per un paio di seggi o poco più – il popolo
di sinistra, come un oracolo con le pezze al culo, ha cominciato a
riempire tutte le bacheche del mondo coi responsi virtuali del suo
spirito da dilettanti: il popolo è bue. Nonostante tutto lo ha
ancora votato!
Il voto e la sinistra, di Riccardo Achilli
I risultati del voto odierno
aprono più di un interrogativo inquietante, in ordine alla governabilità in una
fase di profonda crisi economica e sociale, ai rapporti con la Ue, alla stessa
tenuta del quadro politico/istituzionale italiano. Ma non è questo il momento
di approfondire queste tematiche, che nelle prossime settimane e mesi verranno
al pettine, e per le quali al momento non ci sono sufficienti elementi di
giudizio.
Quello che importa, oggi, è di
trarre alcune lezioni del voto per la sinistra italiana, o per meglio dire, per
ciò che ne rimane, dopo l’ennesimo tsunami elettorale. Mi concentrerò su due
possibili lezioni, che a mio avviso si possono ricavare dal voto politico:
aa) Come
fare sinistra in una epoca di coscienza di classe in eclissi;
bb) E’
possibile, nelle condizioni di oggi, progettare una sinistra unitaria
antiliberista?
RIFLESSIONI DAL SOTTOSUOLO di Norberto Fragiacomo
RIFLESSIONI DAL SOTTOSUOLO
di
Norberto Fragiacomo
Malgrado l’appoggio di Romano Prodi, Bersani ha fatto la figura dell’Occhetto, perdendo persino nella sua Bettola. Tra le paradossali sentenze emesse da queste elezioni invernali, una si presenta come autentica contraddizione in termini: si può incorrere in un’irrimediabile disfatta anche prendendo più voti degli altri partiti/coalizioni sia alla Camera che al Senato. Altri verdetti, in ordine di importanza: Grillo ha trionfato; Berlusconi, che speravamo scomparso, è invece vivo e vegeto; Monti potrebbe aver raggiunto il suo obiettivo; l’astensionismo è aumentato, ma di poco (dal 20% scarso del 2008 al 25 di ieri); alcuni protagonisti della politica degli ultimi decenni sono svaniti nel nulla. Fini, Di Pietro: missing in action. Scordato qualcosa, nel rapido sommario? Sì: il risultato delle sinistre, forse secondario nel contesto generale, ma che stava a cuore a chi scrive. Sul tema scribacchierò due parole (amarissime) in conclusione.
Non nominare mai il nome della Rivoluzione invano
di Carlo Felici
Difficile fare un'analisi a caldo dei risultati elettorali senza lasciarsi trascinare dalle invettive catastrofiste oppure dal pessimismo autocommiserante, specialmente per certa sinistra residuale, ma ci proveremo, individuando innanzitutto un vincitore che nessuno pare focalizzare bene in queste ore, troppo indaffarati come siamo a parlare di tsunami, di terremoto o di macerie della seconda repubblica.
Molti dicono Grillo, ed è del tutto evidente che lo si era sottovalutato (anche il sottoscritto lo aveva fatto ed è primo a scusarsene), altri dicono Berlusconi, che si è giocato il tutto per tutto e che però, avrà solo la soddisfazione di dire ai suoi che, senza di lui, e ovviamente i suoi soldi, la sconfitta del centrodestra sarebbe stata una catastrofe.
VINCITORI E VINTI di Stefano Santarelli
VINCITORI E VINTI
di Stefano Santarelli
Il primo commento a caldo che viene dalla lettura dei risultati elettorali è l’assoluta ingovernabilità del nuovo parlamento tanto da non escludere la possibilità di nuove elezioni almeno per quanto riguarda il Senato dove non esiste, a differenza della Camera, il premio di maggioranza.
Il dato più importante che viene da questi risultati è la grande sfiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni e della Casta che governa il nostro paese. E questo è testimoniato dall’aumento dell’astensionismo e dalla grande vittoria dei “grillini”. Infatti esiste un solo vero ed unico vincitore: il MoVimento 5 Stelle che è diventato il primo partito italiano superando le stesse previsioni di tutti gli osservatori politici e che è apparso come la vera alternativa al Sistema. Il M5S è un fenomeno totalmente nuovo nella politica non solo italiana, figlio in un certo senso del populismo berlusconiano, che ha intercettato la protesta giovanile e della parte più sana del nostro paese contro le istituzioni repubblicane.
domenica 24 febbraio 2013
IL RISCATTO DELLA CATEGORIA "SPIRITO" di Leonardo Boff
Il riscatto della categoria "spirito"
Leonardo Boff, teologo-filosofo
Nella cultura attuale la parola "spirito" ha perso considerazione su due fronti: nella cultura dei letterati e nella cultura popolare. Nella cultura dominante fra letterati, "spirito" è ciò che si oppone a materia. La Materia sappiamo tutti più o meno quello che è, perché può essere misurata, pesata, manipolata e trasformata, mentre «spirito» si trova nel campo dell'intoccabile, dell'indefinito, e persino del nebuloso. La materia è la parola-fonte di valori assiali dell'esperienza umana degli ultimi secoli. La scienza moderna si costruisce sull'investigazione e sul dominio della materia. È penetrata fino alle sue ultime dimensioni, fino alle particelle elementari, fino al campo di Higgs, dentro al quale sarebbe avvenuta la prima condensa dell'energia originaria in materia: i tanto ricercati bosoni e hadrioni e la cosiddetta "particella di Dio". Einstein ha dimostrato che materia e energia sono equipollenti. La materia non esiste. È energia altamente condensata e un campo ricchissimo di interazioni.
venerdì 22 febbraio 2013
DOVE NACQUE LA DEMOCRAZIA di Francesco Salistrari.
DOVE NACQUE LA DEMOCRAZIA
di Francesco Salistrari
“Nikitas Kanakis, a capo della maggiore ONG operante in Grecia Médecins du Monde, riferisce di una lettera formale con richiesta di intervento all’ONU per il disastro umanitario. Gli stessi greci ormai da diversi mesi denunciano condizioni di vita peggiori addirittura al regime dei colonnelli o all’occupazione straniera (qui)”.
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GRECIA,
Salistrari Francesco
giovedì 21 febbraio 2013
PENSIERINI ALLA VIGILIA DEL VOTO di Norberto Fragiacomo
PENSIERINI ALLA VIGILIA DEL VOTO
di
Norberto Fragiacomo
Hypotheses non fingo, soleva dire Isaac Newton, e a me sembra saggio imitarlo: fare pronostici a quattro giorni dal voto è abbastanza autolesionistico, e porta pure male. Inutile scervellarsi: lunedì sera sapremo di che morte toccherà morire.
Intanto, mi sia consentita qualche riflessione poco impegnata. Stavolta abbiamo tre aspiranti alla vittoria, o per essere precisi due e mezzo – tuttavia, l’apparente allargamento dell’offerta non riesce a celare il fatto, assai difficile da contestare, che i competitori sono fatti della stessa pasta, sono la medesima cosa.
mercoledì 20 febbraio 2013
UNA RIVOLUZIONE "CONTRO" MARX? di Pasquale Setola
Una rivoluzione “contro” Marx?
Dal “lavoratore collettivo
cooperativo” al partito-avanguardia.
di PASQUALE SETOLA
Il
soggetto della transizione in Marx.
Karl
Marx (come Friedrich Engels)[1] nutriva la convinzione che la rivoluzione comunista si sarebbe imposta inizialmente
nei paesi a più avanzato sviluppo capitalistico (Inghilterra,
Germania, ecc.)[2], dove sarebbero esplose con forza le
contraddizioni insite al modo di produzione capitalistico ― che da un lato
produce la socializzazione delle forze produttive, e dall’altro le assoggetta
alle istanze della valorizzazione del capitale ―, e quindi si sarebbe
diffusa al resto del mondo. Sarebbero
state le stesse forze produttive che il capitalismo, per valorizzarsi al
massimo, crea, a costituire i suoi
“affossatori” storici, ossia
il “soggetto rivoluzionario della trasformazione anticapitalistica”. Ma, qual
era, per Marx, questo “soggetto rivoluzionario anticapitalistico” strutturale che aveva in sé, nella sua essenza sociale, la capacità di
superamento del capitalismo?
martedì 19 febbraio 2013
LE RAGIONI DELLA MIA ASTENSIONE ALLE URNE di Giuseppe Angiuli
LO STATO NAZIONALE E’ IN PIENA FASE DI SMANTELLAMENTO.
LE RAGIONI DELLA MIA ASTENSIONE ALLE URNE.
di Giuseppe Angiuli
Domenica prossima non mi recherò alle urne e cerco di spiegarne approfonditamente il perchè.
Il periodo storico che stiamo
vivendo in occidente verrà ricordato sui libri di storia come quello in cui un
intero modello di cosiddetta “democrazia rappresentativa” sta entrando nella
sua fase di più acuta crisi sistemica: dove per “occidente” dobbiamo intendere
l’ampio novero di quelle società, dagli U.S.A. all’Europa, su cui si sono
storicamente innestati i valori-modello dettati dalla Rivoluzione Francese di
fine settecento.
lunedì 18 febbraio 2013
LA "BUONA VOLONTA'" DEL SOCIOLOGO RILUTTANTE di Deborah Ardilli - Gabriele Donato
la «buona volontà» del sociologo
riluttante
L.
Gallino, La lotta di classe dopo la lotta
di classe, Laterza, Roma-Bari 2012
Note critiche a cura di Deborah Ardilli
e Gabriele Donato
«Attese un poco sul viale,
quindi rientrò in casa a correggere le sue bozze e a escogitare qualche
espediente per nascondere la verità»: con questa istantaea scattata sulla
borghesia inglese dell’età edoardiana si conclude l’opera postuma di E. M. Forster,
ultimata nel 1914 e pubblicata soltanto nel 1971. Che l’«anno migliore» a cui
il romanzo è dedicato sia ancora di là da venire, almeno per quanto riguarda la
disponibilità dei ceti medi riflessivi a fare i conti con gli aspetti più
scandalosi del reale, è dimostrato dal fatto che la frase in questione potrebbe
valere come epigrafe per almeno tre quarti della cultura accademica contemporanea:
la quale sembra non volersi fare carico di altro mandato oltre a quello di far
dimenticare l’esistenza di una società divisa, «in ultima istanza», in
sfruttati e sfruttatori.
domenica 17 febbraio 2013
Quale tipo di papa? Tensioni interne della Chiesa attuale
di Leonardo Boff
Non mi propongo di presentare un bilancio del pontificato di Benedetto XVI cosa fatta da altri con competenza. Per i lettori è forse più interessante conoscere meglio una tensione sempre viva dentro la Chiesa e che segna il profilo di ciascun Papa. La questione centrale è questa: qual è la posizione e la missione della Chiesa nel mondo? Anticipo subito che una concezione equilibrata deve poggiare su due pilastri fondamentali: il Regno è il Mondo.
Il Regno è il messaggio centrale di Gesù, la sua utopia di una rivoluzione assoluta che riconcilia la creazione con se stessa e con Dio.
sabato 16 febbraio 2013
L’inflazione importata , l’Italia, l’euro e l’Argentina, di Riccardo Achilli
Premessa
Vi è, nel dibattito economico
attuale, alla luce della possibile uscita dell’Italia dall’euro, un gran
ragionare sulle relazioni fra taso di cambio ed inflazione. Tale relazione
deriva dall’ovvia legge economica secondo cui il tasso di cambio agisce in
senso inverso sul tasso di inflazione, nel senso che una svalutazione tende ad
alimentare inflazione importata, aumentando i prezzi dei beni importati (che
devono essere pagati in valuta estera) ed una rivalutazione tende a moderare
l’incremento dei prezzi.
Per sostenere la fallacia di
questa ovvia legge economica, si porta in genere l’esempio del 1992: nel 1992,
la lira si svalutò del 20-25%, a seguito della grave crisi determinata dalla
speculazione sul tasso di cambio ed all’esaurimento del testardo (ed ingenuo)
tentativo di Ciampi di difendere il cambio prosciugando per secoli le riserve
valutarie della Banca d’Italia. E l’inflazione, anziché aumentare, si ridusse
di un punto rispetto al 1991, e continuò a decrescere, di ulteriori 0,7 punti,
anche nel 1993.
Tutto vero: peccato però che i
dati vadano interpretati alla luce della realtà storica di ciò che avvenne in
quegli anni. Altrimenti anziché fare gli economisti facciamo i ragionieri, ed i
ragionieri muoiono di fantozzismo. Per dimostrare sulla base dei dati reali
l’esistenza, e la significatività, di una relazione inversa fra tasso di cambio
e tasso di inflazione mi sono preso la briga di stimare, con il metodo dei
minimi quadrati ordinari, una equazione rappresentativa dei fattori
determinanti il tasso di inflazione. E l’ho stimata proprio con i dati statistici
del periodo 1970-1999, che include dunque il caso del 1992.
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