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i Quaderni di Bandiera Rossa "La Storia è finita" di Norberto Fragiacomo
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sabato 28 marzo 2015

CARO COMPAGNO VIALE, CARI COMPAGNI IPERCRITICI ... IO INVECE HO FIRMATO TUTTO di Giandiego Marigo




CARO COMPAGNO VIALE, CARI COMPAGNI IPERCRITICI ... IO INVECE HO FIRMATO TUTTO
di Giandiego Marigo


Ho sottoscritto il documento Revelli, ed  a suo tempo si da Bologna quello di NOI-l'Altra Europa, ho compilato ed inviato con ricevuta di ritorno la mia adesione cartacea e non solo la mia!
Perché l'ho fatto Compagno Viale e compagni iper-critici?
Forse io sono un idiota che non vede i problemi, forse ero e sono cieco? Non vedevo quando i “senatori a vita” garantivano sé stessi non vedevo e non li vedo forzare e sgomitare per acquisire posizioni, non li visti, forse, temporeggiare e restare sul vago per garantirsi la possibilità di giocare su tutti i tavoli, oppure essere onnipresenti in qualsiasi percorso?

Non vedo e non vedevo i difetti? Ebbene  No! Non sono idiota e ci vedo, non benissimo forse, ma a sufficienza. Riesco a vedere, quindi i difetti, i limiti, le incrostazioni.
Riesco a percepire le fronde ed i complotti di palazzo così come sono , come tutti, infastidito dall'arroganza e dalla supponenza.
Perché l'ho fatto quindi?
Perché dopo essere stato persino con M5S (cosa di cui i più dogmatici non perdono occasione di accusarmi spesso) ho deciso di tornare a casa e di investire le mie restanti energie in questo percorso? Pur non essendo né di Rifondazione ed ancor meno di SeL, che sarebbero a dire di molti i veri burattinai di questa avventura … cosa abbastanza falsa, per altro, se alleanze ci sono e ci sono esse sono trasversali. di nuovo tipo.
L'ho fatto “cosciente dei limiti” perché ho deciso, anche per perdonare me stesso dell'escursione grillina ed avendo imparato da essa, di porre come valore “fondamentale” la necessità di un'AreA di Progresso e Civiltà che sappia ripercorrere in modo originale e personalizzato la strada del Mutualismo, della Solidarietà, della Condivisione, che sappia coniugare nuove frasi e nuovi linguaggi, includenti, che sappia descrivere il mondo altro di cui abbiamo tremendamente e assolutamente bisogno. Che sappia rispondere tanto al cervello quanto allo spirito di chi si avvicina.
Ho pensato anche solo per un secondo che il percorso fosse finito con L'Altra Europa e che il “Documento Revelli” fosse il compendio finale del futuro della Sinistra Europea … assolutamente no! L'avevo individuato per quello che era: Un Inizio, un pretesto unitario, un primissimo passo.
Confidavo che una cosa, fondamentale si fosse compresa, che da lì in avanti si dovesse ragionare partendo dalla “difesa strenua ed assoluta” di quella fragilissima “volontà unitaria” anche a costo di sacrifici personalistici e di visibilità, perché unificare e fare come Syriza era molto , molto più importante di qualsiasi precisazione.
Confidavo e confido che la graduale crescita del ruolo dei comitati territoriali spazzasse via tutte le muffe e le ragnatele. Sono ancora convinto che si debba fare così e lo ribadisco: Ponendo l'unità come valore fondamentale, come contenuto primario.
E questo nonostante i pruriti dirigistici Landiniano-Vendoliani, nonostante le “aspettative” sul destino dell'inesistente e ridicola “sinistra PD”, nonostante la pervicacia dei “senatori a vita” … si badi nati come figure di garanzia.
Io ascolto e tiro dritto per consegnare alla storia l'Altra Europa … o come si chiamerà non già come ulteriore partitino, ma come proposta di unità, con la mia disponibilità personale all'ascolto ed alla rinuncia di qualsiasi velleità di appartenenza... per capirci: se Landini, cosa che dubito, riuscisse a garantire la circolarità, l'orizzontalità e la condivisione indispensabili al nuovo pensiero di sinistra, se riuscisse davvero a non ripercorrere, ma ne mancano le premesse di pensiero, la strada del verticismo, sarei il primo ad aderire con entusiasmo, peccato che premettendosi come leader, perda d'un colpo questa occasione, ma comunque seguirò il percorso con la massima disponibilità, con la massima volontà costruttiva ed unitaria, cosa che i landiniani non sembrano disposti a fare con gli altri percorsi.
Concludendo, caro compagno Viale e cari compagni ipercritici pur condividendo molte delle critiche che portate credo che sarebbe vostro dovere rimanere qui e combattere, anziché opporre il gran rifiuto e alzarvi dal tavolo prima che sia avvenuto alcunché,
Nascondendo la vostra incrostazione settaria dietro a motivazioni condivisibili.
State qui e costruite, state qui e conquistate il comitato centrale ammesso che ci sia, state qui e non premettete una divisione idiota e demenziale ad un percorso unitario,
Siete forse convinti che in Syriza siano tutte rose e fiori? O che Podemos abbai sempre l'unanimità dei suoi componenti? Non è così e se fosse non sarebbero l'assoluta novità che sono, solo che loro hanno capito che l'unità e lo stare insieme sono i valore più importanti, ora e qui, nel processo di cambiamento e che le precisazioni ed i litigi nuocciono, hanno compreso che a volte occorre mandare giù bocconi amari ed accettare di essere minoranza in un progetto più importante di ogni loro differenza.
Infatti loro vincono!
Quindi quando voi signori intellettuali del nulla giocate con le vostre elucubrazioni nel tentativo di insegnare al mondo intero a pensare … beh se vi ponete l'unità e la necessità di non rompere al centro forse, sareste persino più utili.



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