PER LA COSTRUZIONE DI UNA
NUOVA SINISTRA
Documento politico della LEGA
DEI SOCIALISTI
Le recenti elezioni politiche e le
successive elezioni amministrative hanno reso drammaticamente visibile la
profonda crisi che ha travolto la Sinistra in Italia.
Il declino della Sinistra è il frutto di
un processo involutivo che ha caratterizzato i vari Partiti che ritenevano di
detenerne la rappresentanza.
Il Partito democratico, nato
da una fusione innaturale tra gli eredi del Partito Comunista Italiano e quelli
della Democrazia Cristiana, fusione voluta dagli ex comunisti allo scopo di
recuperare una legittimazione democratica che la diretta discendenza non poteva
garantire (eppure avevano provato, dopo il crollo del muro di Berlino, a
cambiare più volte ragione sociale senza successo)e dagli ex democristiani che
non riuscivano ad individuare altre forme per evitare una lenta ma inesauribile
agonia, non è riuscito fino ad oggi a caratterizzarsi come portatore di valori
e di linee politiche inequivocabilmente di sinistra. Anzi la sua evoluzione lo
fa sempre di più apparire come un Partito di centro tendente ad acquisire
caratteristiche proprie della vecchia Democrazia Cristiana, sia sul piano
politico sia sul piano del sistema di potere e correntizio. Inoltre il Pd non
riesce a liberarsi da una complessiva subalternità agli orientamenti ed agli
indirizzi di modello dettati dai Poteri bancari e finanziari che fin dalla sua
nascita ne hanno condizionato gli indirizzi politici e di conseguenza la
politica economica in senso liberista. Probabilmente al suo interno rimane viva
una posizione che ancora si ispira ai valori della sinistra, ma non è visibile
(forse non vuole esserlo) ed è difficilmente individuabile.
SEL è
oggi la forza politica presente in Parlamento che maggiormente rivendica la sua
appartenenza al mondo della Sinistra ed anzi si avvicina sempre con maggiore
convinzione al mondo del Socialismo, inteso storicamente come strumento
democratico di trasformazione delle Società. Ma ancora non riesce ad assumere
la forma di Partito credibile nei confronti di una più vasta opinione pubblica
di sinistra, forse a causa della sua struttura organizzativa che tende ad
identificarsi con un Leader capo carismatico. Comunque rimane un punto di
riferimento importante per la Sinistra italiana e la sua adesione al Socialismo
europeo rappresenta un passaggio determinante in questa direzione, soprattutto
dal punto di vista simbolico.
Il Partito Socialista Italiano non
ha purtroppo ancora risolto la sua crisi a causa di errori politici e
gestionali che non hanno consentito di recuperare una minima credibilità nei
confronti dell’opinione pubblica. Esso non ha avuto il coraggio di scrollarsi
di dosso l’immagine del Partito Craxiano, quella derivante dagli scandali di
tangentopoli, e non ha avuto la capacità di individuare un percorso di rilancio
basato proprio sul ruolo del socialismo storico in una società moderna. Una
gruppo dirigente non all’altezza del compito ha continuato a sperimentare
improbabili alleanze e accorpamenti che lo hanno sempre di più allontanato
dalla sua missione originaria. Il PSI deve quindi ritrovare nella sua storia e
nei valori originari del Socialismo, la forza di dar vita ad un profondo e
radicale rinnovamento, sia di linea politica sia e sopratutto di classe
dirigente, utile a se stesso ed a tutta la sinistra italiana. In mancanza il
suo destino sarà quello di essere sempre più marginale ed ininfluente
all’interno del sistema politico italiano
I Partiti che ancora si richiamano al
Comunismo sono oramai da considerarsi in via di estinzione perché non hanno
saputo comprendere la necessità di aggiornare le proprie posizioni alle mutate
condizioni della Società italiana e alle trasformazione dei rapporti
internazionali, ma hanno ricercato una sopravvivenza elettorale attraverso
formule che il suo vecchio elettorato non ha condiviso. Eppure avrebbero potuto
contribuire alla ricostruzione di una Sinistra rinnovata e credibile.
In questa situazione dello stato delle
forze politiche e:
- di fronte alla drammatica crisi che il
Paese sta attraversando sul piano economico e sociale, che non mostra alcun
indizio di potersi risolvere, stante la permanente politica dell’austerità
imposta dalla commissione europea e subita controvoglia dai Paesi interessati;
- di fronte agli alti e preoccupanti tassi
di astensione al voto, e al contestuale spostamento dai due maggiori partiti di
flussi verso il movimento 5 stelle, fenomeni entrambi che denotano una forte
volontà di protesta nei confronti delle forze politiche tradizionali, ma anche
l’assenza di punti di riferimento credibili (e comunque anche il fenomeno 5
stelle è stato notevolmente ridimensionate alle recenti elezioni
amministrative);
- di fronte al governo delle grandi
intese, che tradendo le promesse elettorali dei due maggiori partiti li vede
alleati in un governo fortemente voluto dal Presidente Napolitano e che
rappresenta l’esatto contrario di quanto al Pese necessitava per affrontare i
problemi economici;
- di fronte all’operato di questo governo
che si contraddistingue per i rinvii e la creazione di dubbi comitati;
Di fronte al “decreto del fare” che pur
contraddittoriamente avviandosi sul giusto versante, subisce pesantemente la
cultura dell’economia sociale di mercato che “mette delle pezze a colori” ad
una situazione che andrebbe invece affrontata mettendo in discussione il
modello di sviluppo in atto da una trentina di anni, la Lega dei
Socialisti ritiene di doversi far carico di promuovere iniziative
politiche atte a rilanciare il ruolo della Sinistra in Italia, proponendo a
tutte le varie anime della sinistra che comunque fanno riferimento ai valori ed
agli ideali del Socialismo, la costituzione di un nuovo soggetto politico che
si assuma l’onere di farsi sinistra di governo.
Nell’immediato La Lega dei Socialisti
individua gli strumenti per una rapida uscita dalla crisi nelle seguenti
indicazioni programmatiche:
• una revisione del modello di sviluppo
che si ispiri all’introduzione di elementi di keynesismo e di socialismo nel
gestire la cosa economica, ponendo come base di discussione il documento
economico approvato dall’Assemblea della Lega dei Socialisti del 1 .12.2012,
che si allega al presente documento politico, integrato da un’appendice di
aggiornamento;
• il rafforzamento della sovranità
popolare che si esprime nell’istituto parlamentare, che pur è da semplificare,
snellire e rendere più efficiente accorciando i tempi delle decisioni, ma
respingendo l’idea di scorciatoie istituzionali specie se non ben calibrati nel
balance of power;
La difesa senza tentennamenti della
Costituzione Italiana così come la vollero i Padri costituenti. Le eventuali
modifiche della II Parte debbono comunque tener conto dello spirito dei
costituenti, considerato che alcune modifiche apportate in tempi recenti,
realizzate con approssimazione e senza approfondimenti (come la modifica del
Capitolo V riguardante i poteri degli enti locali e l’inserimento del pareggio
di bilancio) hanno creato più problemi di quanti ne hanno risolto.
La Lega dei Socialisti ritiene che
soltanto una nuova forza politica socialista nella sinistra italiana, unitaria
ed alternativa, di chiaro orientamento socialista, esplicitamente collegata con
le altre forze politiche socialiste operanti nei Paesi europei ed in grado di
costruire rapporti di alleanza anche con le altre forze della sinistra europea
sulla base di un diverso modello di sviluppo, sia in grado di impostare una via
di uscita dalla crisi del capitalismo finanziario per far ripartire la società
italiana ed europea. In questo cammino sono auspicabili nuove relazioni
industriali che vedano collaborare le forze sindacali e quelle forze
rappresentative delle tensioni antirecessive del capitalismo produttivo.
La Lega dei Socialisti intende quindi
operare coinvolgendo in questo percorso innanzi tutto le varie Associazioni
indipendenti che si ispirano ai valori e agli ideali socialisti ed individua
come interlocutori principali nella costruzione di questo processo SEL ed un
PSI rinnovato ed in grado di riacquistare credibilità nei confronti
dell’opinione pubblica di sinistra.
La Lega dei Socialisti ritiene inoltre
fondamentale intercettare all’interno del PD interlocutori interessati al
progetto e ricercare un rapporto costruttivo con quelle frange della sinistra
alternativa che oggi rischiano di essere definitivamente escluse dal sistema
politico italiano, in particolare con gli esponenti di Rifondazione comunista
disponibili a condividere un percorso che può determinare una profonda
trasformazione della politica italiana.
Nessun commento:
Posta un commento